Non c’è fine all’oscenità. “Noi criminali? La differenza tra le ‘Vanne Marchi’, come ci chiamano, e i criminali di oggi è che noi chiedevamo i soldi e ce li davano. Adesso invece se li prendono e basta. Eravamo meglio noi. E se io ti chiedo i soldi e tu me li dai, il coglione sei tu”.
Così Stefania Nobile, figlia di Vanna Marchi ha aggiunto “Vogliamo dire che vengono praticati sconti di pena a questo e a quell’altro, che son tutti liberi, c’è gente che va in discoteca e a fare i fenomeni e in galera ci siamo andate solo io e mia madre?”.
“Non chiederemo mai scusa abbiamo pagato la nostra pena. Ci sono persone che ne hanno fatte di tutti i colori e si lavano la coscienza con una parolina: scusa”. E delle vittime dei loro raggiri, dice: “Sono dei furbi! Hanno speso 100mila lire dell’epoca e si son visti risarcire dei patrimoni. Che conseguenze hanno subito? Malati? Ma nessun malato chiama i maghi, erano tutti cornuti o volevano sapere altre cose”.
Le dichiarazioni della donna la fanno apparire peggiore della madre, che almeno ha l’intelligenza e la dignità di tacere. Non ci si può non indignare di fronte a tanta volgarità e disprezzo nei confronti di persone che sono state vittime dei loro raggiri. In questo caso la pena non ha rieducato il condannato, ma l’ha reso capace di esprimere offese ancora più spregevoli verso chi è stato ingannato e truffato.