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La reporter dello sgambetto chiede scusa: non so che mi ha preso

Petra László scrive una lettera aperta al Guardian dopo il video in cui è stata ripresa mentre fa cadere un migrante con un figlio piccolo. Ma la sua versione non convince

La reporter dello sgambetto chiede scusa: non so che mi ha preso
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11 Settembre 2015 - 09.26


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“Non sono una razzista senza scrupoli. Sono andata nel panico quando il cordone della polizia è saltato e le persone hanno cominciato a correre». Petra László, la reporter ungherese licenziata dopo aver sgambettato un migrante con un in braccio il figlio piccolo, chiede scusa in una lettera aperta al Guardian, dopo il suo gesto che ha fatto inorridire il mondo intero. L’ormai ex reporter di N1TV si dice pentita e ‘dipinge’ una versione diversa da quella mostrata nel video che ha fatto il giro del globo: “Mi sono fatta prendere dal panico. Mi sono sentita attaccata, ho avuto paura e ho cercato di difendermi”. Una giustificazione che non convince, con la donna che conclude chiedendo scusa: “Ora sono una donna disoccupata, ho dei bambini piccoli. Mi scuso per quanto è accaduto”.

Inchiesta aperta. Il procuratore della città ungherese di Szeged ha aperto una inchiesta penale a carico dell’operatrice ungherese Petra Laszlo che ha preso a calci una ragazza e poi un uomo con in braccio un bambino che fuggivano dalla polizia insieme ad altri profughi al confine con la Serbia. Lo ha reso noto l’agenzia Mti. Laszlo era stata licenziata dall’emittente N1tv vicina al partito di destra Jobbik per cui lavorava.

Nelle immagini circolate, che hanno suscitato grande indignazione e rabbia, si vede la donna mentre fa lo sgambetto a un uomo con un bambino in braccio e dare calci a un ragazzino che cerca di fuggire dalla polizia. “Una collega di N1Tv si è comportata in modo inaccettabile al punto di raccolta di Roszke – si legge in un post su Facebook del direttore dell’emittente, Szabolcs Kisberk – Il contratto della camerawoman è stato interrotto con effetto immediato, consideriamo chiusa la quesione”.

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