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Rai, scontro tra TgR e Maggioni

La direttora di Rai News 24 sembra avesse 'sfilato' un paio di redattori ai Tg regionali. Attrito con viale Mazzini anche per promozioni fatte in autonomia.

Rai, scontro tra TgR e Maggioni
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15 Marzo 2015 - 11.40


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Questa volta pare che la direttora di Rainews24, Monica Maggioni l’abbia fatta grossa:ha cercato di “sfilare”due redattori della TgR senza avvisarne il direttore, Vincenzo Morgante. Venutolo a sapere, Morgante ha alzato il telefono e ha chiamato il direttore generale, Luigi Gubitosi, protestando. Gubitosi non ha potuto fare altro che intervenire e rimettere ordine alle cose, bloccando il trasferimento. Come diceva Totò, “Ogni limite ha una pazienza…”. Va bene decine e decine di assunzioni, promozioni a grappolo, contratti esterni in ogni dove, finanziamenti per studi televisivi, sigle, regie, web, ecc…ecc…ma pestare i piedi di altri direttori che non gradiscono e sanno alzare il telefono…E Morgante ha in più che è vicino al Presidente della Repubblica Mattarella… Basta questo per capire come mai, questa volta, la rossa direttora sia stata costretta a battere in ritirata. Retromarcia, anche perché – dicono in viale Mazzini – dovrebbero bastarle 200 giornalisti, e 40 promozioni in tempi che dovrebbero consigliare parsimonia, inclusi doppi e tripli salti di carriera per fidati beneficiari.

In ultimo, pare che la Maggioni avesse deciso di promuovere 3 giornalisti a caporedattore, in sostituzione di altrettanti dirigenti. Anche in questo caso, operazione avviata senza avere il beneplacito aziendale, investendo i promuovendi con una qualifica “facente funzione” che pare non esista. Quando a viale Mazzini, uffici di Risorse Umane, lo hanno scoperto, dicono sia successo il finimondo…Una cosa è certa: si è freschi dal registrare, lo scorso 8 marzo, il minimo storico di Rainews24: lo 0,33% di share con un misero numero di spettatori, 42.000. Praticamente tutti identificabili e avvicinabili, casa per casa, per ringraziarli personalmente. Un risultato che lascia perplessi guardando al maxi investimento annuale deciso per il canale, mentre agli altri si lesina il centesimo. Per non parlare di rainews.it, il sito di informazione Rai che Gubitosi ( e in linea teorica avrebbe avuto ragione, se non fosse per i risultati ) ha fortissimamente voluto unico, facendolo gestire a Rainews24. Il sito, nonostante sia stato caricato di una numerosa pattuglia di redattori, di vice, di capi e sottocapi, pare che navighi al trecentesimo e passa posto nella classifica italiana. Se così, un bilancio disastroso col quale fare non si potrà non fare i conti nel ripartire per un’altra Rai, quella ripetutamente auspicata dallo stesso Renzi in fase di riforma. Riforma che procede a grandi passi, nonostante le resistenze che Gubitosi aveva messo nel conto e poi toccato con mano.

Nell’attesa, la direttora di Rainews tira dritto e mette grande scrupolo nel promuovere l’e-book realizzato con Paolo Magri. Prima lo ha fatto intervenendo in studio, poi in un appuntamento pubblico, ma con giornalista Rainews e troupe al seguito. Due sono meglio di uno. Ma, come diceva Totò, “i soldi non sono bruscolini”.

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