Estate nera al box office: una delle peggiori di sempre | Giornale dello Spettacolo
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Estate nera al box office: una delle peggiori di sempre

L’augurio del presidente della Fice infine è che "la nuova legge e i sospirati decreti attuativi diano nuovo impulso al settore"

Estate nera al box office: una delle peggiori di sempre
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7 Agosto 2017 - 12.42


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Con l’approssimarsi di Ferragosto si avvicina anche la fine della stagione estiva e l’inizio di quella autunnale, e si confermano come ufficiali i deludenti risultati ottenuti dalle nostre sale cinematografiche in questi mesi di vacanza. A richiamare l’attenzione del pubblico sul problema è Domenico Dinoia, presidente della Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai), il quale rimprovera i nostri cinema per aver perso ancora una volta l’occasione di proiettare, anche nella stagione estiva, film invece presenti negli altri paesi e che hanno fatto registrare regolari introiti nei box office stranieri. Infatti, il calo di spettatori è dovuto al limitato numero di pellicole che sono state diffuse nelle nostre sale, che hanno fatto registrare, questa estate, tra gli incassi più bassi di sempre. Un fenomeno ormai incancrenitosi in Italia, sostiene Dinoia, e che vede come protagonisti soprattutto i film di nostra produzione.
Questi, difatti, come sempre attendono la stagione autunnale “quando decine di film saranno gli attori di una battaglia fratricida per trovare una collocazione adeguata”, perdendo l’opportunità di avere dei guadagni regolari anche nel periodo compreso tra maggio ed agosto.
Sono altre le pellicole che hanno continuato ad apparire nei cinema, come pochi film di qualità di case di produzione sostenute dalla Fice, accanto ai blockbuster americani destinati al pubblico adolescente. In tal modo, prosegue Dinoia, “l’Italia rischia di rimanere per sempre un mercato zoppo e non competitivo”.
Un fenomeno paradossale ed ingiustificato, vista anche la grande richiesta di intrattenimento cinematografico da parte della popolazione italiana in estate, testimoniata dal moltiplicarsi nelle nostre città di arene all’aperto: tantissimi sono stati infatti, negli ultimi anni, i luoghi pubblici adibiti a tale funzione, e che suppliscono alle mancanze dei cinema tradizionali con rassegne cinematografiche a tema variabile.
L’augurio del presidente della Fice infine è che “la nuova legge e i sospirati decreti attuativi diano nuovo impulso al settore, incentivando una migliore distribuzione dei film” nella speranza che si sia ancora in tempo per invertire questa dannosa tendenza.

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