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Roma, chiude il cinema Alcazar: la solidarietà della Fice

La Fice è solidale con Georgette Ranucci, esercente del cinema Alcazar di Roma: la storica sala chiuderà il 31 gennaio 2016.

Roma, chiude il cinema Alcazar: la solidarietà della Fice
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27 Gennaio 2016 - 11.19


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La Fice, Federazione italiana cinema d’essai, è solidale con Georgette Ranucci, esercente del cinema Alcazar di Roma, che ha annunciato la chiusura della sala dal prossimo 31 gennaio.

“Non è facile a Roma portare avanti una monosala d’essai, per giunta indipendente per spirito imprenditoriale e per vocazione” afferma Domenico Dinoia, presidente della Fice. “La concorrenza – spiega – è sempre più forte, sia all’interno del settore che con le altre modalità di consumo del cinema. Roma ha tante multisale e multiplex, è strutturata in circuiti e farsi largo con una programmazione raffinata e attenta a tutti i linguaggi del cinema può essere complicato. Si aggiungano gli onerosi costi di gestione e, nel caso di specie, un recente, insostenibile aumento dell’affitto del locale e si avrà l’esito amaro dell’esperienza dell’Alcazar”.

“Georgette Ranucci, attuale vicepresidente della Federazione Italiana dei Cinema d’Essai – continua Dinoia – la conosciamo sin da quando, nel 1988, ha trasformato l’ex Novocine facendone un cinema d’essai inusuale per arredi, servizi, programmazione e per l’accoglienza riservata ai cinefili non solo trasteverini: nel piccolo foyer era possibile trovare libri sul cinema, riviste specializzate, vedere annunciate rassegne e iniziative che denotavano scelte personalissime, talora testarde ma sempre ad alto tasso cinefilo dell’esercente, non a caso artefice di un’altra bella esperienza purtroppo cessata negli ultimi anni, la “Libreria dello Spettacolo – Il Leuto”.

L’Alcazar ha inaugurato con L’attimo fuggente, chiude con La grande scommessa: “due titoli esemplari, sintomatici di scelte di programmazione di qualità, alle quali – dice il presidente della Fice – si sono aggiunte le versioni originali, le rassegne dei film dei festival da Cannes a Venezia, i film della Cineteca di Bologna e, negli anni, rassegne di inediti, di gioielli nascosti e di tanto cinema dal “resto del mondo”. Un evento su tutti, lo scorso anno: la proiezione della versione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Una giornata particolare di Ettore Scola, alla presenza dell’autore”.

“Lascia l’amaro in bocca la conclusione di un’esperienza professionale e umana che lascerà il segno, per la quale oggi si accumulano attestati di solidarietà e messaggi di vicinanza: anziché rimpiangere la chiusura delle sale, occorrerebbe invece riflettere sulla necessità di un sostegno e di incentivi efficaci a tutti i livelli a favore dell’esercizio di qualità, che s’impegna nella diffusione della cultura cinematografica”.

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