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Anec: l’offerta dei film sia adeguata anche d’estate

Alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, un incontro tra gli operatori sulle criticità del mercato nei mesi estivi.

Anec: l’offerta dei film sia adeguata anche d’estate
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3 Dicembre 2015 - 09.56


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Uscite dei film americani in contemporanea con gli altri paesi europei; forti incentivi per l’uscita dei film italiani; massiccia campagna promozionale; coordinamento associativo e sostegno da parte del Mibact come in occasione dell’iniziativa Cinemadays che, in quattro giorni ad ottobre, ha portato nelle sale quasi 2 milioni di spettatori. Sono queste le proposte avanzate dall’ANEC, associazione nazionale esercenti cinema, per superare il problema della carenza di uscite di film nel periodo estivo. L’occasione per lanciare queste proposte è stato l’incontro che si è svolto oggi nell’ambito delle Giornate Professionali di Cinema, in programma fino a domani a Sorrento, su Sale, cinema italiano, mercato. All’incontro, insieme al presidente dell’ANEC, Luigi Cuciniello, sono intervenuti per l’esercizio Giuseppe Corrado, presidente e amministratore delegato The Space Cinema e Andrea Stratta, amministratore delegato UCI Cinemas. Corrado ha sottolineato l’esigenza di un confronto tra i diversi protagonisti del settore cinema per capire se c’è la volontà di far crescere il mercato e se l’estate sia realmente considerata da tutti un’opportunità. “Altrimenti – ha detto Corrado – valuteremo, dal punto di vista industriale, se convenga chiudere le nostre sale in estate”. Per Stratta servirebbe un meccanismo di incentivi all’uscita estiva indirizzato ai produttori dei film italiani, un meccanismo che non sia a pioggia, ma sulla base dell’incasso. “Bisogna incentivare – ha affermato – l’uscita in estate di film italiani forti, altrimenti non supereremo mai il problema”.
“Dobbiamo sfruttare la Legge di Sistema che il Governo e il Parlamento vogliono varare nei prossimi mesi per far crescere l’approccio industriale di tutta la filiera”, ha dichiarato Riccardo Tozzi, presidente ANICA, sottolineando l’urgenza di ripensare al più presto la forma attuale del mercato cinematografico, a cominciare dalla produzione, per concentrare su un numero più ristretto di film l’investimento, che in Italia è molto al di sotto che in altri paesi europei”.

Il tema è stato ripreso da Francesca Cima, presidente sezione Produttori ANICA, che ha invitato a modificare profondamente il modo in cui è strutturata la filiera. “Questa vecchia modalità per cui ogni settore si muove per conto proprio è superata dai fatti. Per cambiare bisogna aprire il dialogo fra tutte le componenti, anche perché seppure l’intervento legislativo sia molto importante, l’industria stessa può trovare da sola regole che migliorino il sistema”.

Per Andrea Occhipinti, presidente sezione Distributori ANICA, la stagionalità del nostro mercato è la questione da affrontare con maggiore urgenza: “E’ fondamentale trovare una modalità che incentivi fortemente i film italiani di maggiore impatto a uscire in estate. Ognuno deve fare la sua parte, sacrificando qualcosa nel percorso che ha l’obiettivo di modificare le abitudini del pubblico in estate”.

Nel suo intervento Francesco Ranieri Martinotti, presidente ANAC, associazione nazionale autori cinematografici, ha invitato all’unità in un momento in cui si è vicini alla riforma del settore.

A conclusione dell’incontro è intervenuto Nicola Borrelli, direttore generale Cinema del MiBACT, affermando che la legge di riforma a cui si sta lavorando è necessaria, ma non avrà la possibilità di risolvere i problemi se non cambiano gli assetti di mercato. “Perchè ciò avvenga – ha sottolineato – è fondamentale un confronto aperto tra gli operatori”.

Proposta raccolta da Cuciniello, il quale si è detto pronto al confronto, aggiungendo che il MiBACT potrebbe essere la sede più opportuna dove portare avanti il dialogo tra tutti gli operatori.

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