«Guardiamo all’Italia come a un mercato chiave, in crescita. Per noi lo è stato nel 2015, e certamente lo sarà ancora nel 2016. Fondamentalmente credo che i migliori anni siano davanti a noi». Lo ha dichiarato il presidente e ceo di International Media Networks, Robert Bakish, che dal 2011 si occupa di tutto ciò che riguarda la media company fuori dagli Usa.
Nonostante Viacom abbia venduto a Sky il canale 8, quello in cui trasmetteva Mtv, Bakish in un’intervista al Sole 24 Ore ha spiegato che dalla collaborazione con Sky nascerà «un nuovo canale free-to-air»: un canale gratuito in chiaro «di intrattenimento, per gli adulti e non per i bambini».
Questa nuova realtà per la tv italiana dovrebbe arrivare sugli schermi «nei prossimi mesi». Il nuovo canale si unirà quindi ai brand già presenti su Sky: Comedy Central, Mtv (Mtv Next, Mtv Hits, Mtv Rocks e Mtv Music, che è anche in chiaro al canale 67), Nickelodeon (con Nick Jr., Nickelodeon e Teen Nick annunciato e in arrivo entro fine anno).
«Questo è un progetto che riguarderà solo l’Italia e sarà al 100% Viacom», ha continuato il ceo.
«Noi abbiamo un modello bilanciato e io credo molto nella pay tv. Del resto come Viacom abbiamo una lunga storia nella pay tv, nel mondo e in Italia. Io sono entusiasta della nostra partnership con Sky che abbiamo recentemente ampliato. Credo in reciproci benefici, ma allo stesso tempo credo nel free-to-air, dove abbiamo una presenza con Super, canale per bimbi di De Agostini di cui vendiamo la pubblicità. Allo stesso tempo guardiamo però alla possibilità di servire un numero maggiore di consumatori in un maniera tale da non entrare in conflitto con la pay tv. E questa iniziativa di cui sto parlandone è un esempio».
Bakish ha aggiunto: «Il mercato per noi in Italia è in crescita a doppia cifra. Ci crediamo, come dimostrano anche gli eventi che continuano a differenziarci: Mtv Digital Days a Monza, gli Mtv Awards a Firenze e gli Mtv Ema, che il prossimo 25 ottobre si terranno a Milano».
E il presidente e ceo non teme l’arrivo di Netflix:
«Noi siamo già in altri mercati in cui Netflix opera fuori dagli Usa. E per Netflix siamo anche fornitori. Quindi se consideriamo il tutto come una possibilità di espansione delle pay tv e dei propri contenuti, per compagnie come Viacom si tratta di un’opportunità».