di Mattia Nicoletti
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Negli ultimi due anni sono numerosi i progetti cinematografici e televisivi realizzati con il crowdfunding, il finanziamento di persone che credono in un’idea e che investono somme più o meno contenute per vederla realizzata. Uno dei casi più eclatanti è quello del film “Veronica Mars” (per fare rivivere la serie cancellata da diversi anni) che su Kickstarter ([url”www.kickstarter.com”]www.kickstarter.com[/url]) , la più nota piattaforma di crowdfunding, ha raccolto oltre 5 milioni di dollari ottenuti da 91.585 fan.
YouTube, per sfruttare questa tendenza ed evitare la fuga di numerosi creativi frustrati dal fatto di non riuscire a monetizzare i loro progetti sulla piattaforma video di Google, ha dichiarato qualche giorno fa che nei prossimi mesi (ora è in area test in alcuni paesi) i fan dei canali YouTube potranno fare delle donazioni ai gestori degli stessi.
YouTube è il più grande contenitore di audio e video del mondo, e questa innovazione in un futuro prossimo potrà fare paura a Patreon ([url”www.patreon.com”]www.patreon.com[/url]), crowdfunding per artisti, e alla stessa Kickstarter, anche se l’ambito di riferimento è molto più ampio.
Ma quali cambiamenti reali potrebbe portare questa nuova strategia di YouTube?
Darebbe la possibilità ad autori che fino a oggi si sono autoprodotti di realizzare i loro format televisivi con budget superiori, aumentando la qualità del loro prodotto.
Questo potrebbe trasformare YouTube in un hub di canali tematici di nicchia che nel loro insieme raggiungono la più grande audience del mondo. Se così fosse a tremare non sarebbero soltanto le piattaforme di crowdfunding ma i network televisivi che proprio per il continuo aumentare dei contenuti disponibili per gli spettatori stanno lottando per raggiungere un’audience sufficientemente interessante per gli investitori pubbicitari.