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Alla Biennale di Venezia Kae Tempest, voce poetica e teatrale oltre i generi

Leone d’argento e la prima italiana di “The Book of Traps and Lessons” dell’artista, eccellente, che ha rivendicato un'identità non binaria

Alla Biennale di Venezia Kae Tempest, voce poetica e teatrale oltre i generi
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8 Luglio 2021 - 23.00


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Poeta, performer dei propri versi, drammaturg* che ha fatto del superamento dei generi un tratto della sua personalità, Kae Tempest è certo una delle voci letterarie e teatrali più stimolanti, meno convenzionali e meno consolatorie del panorama contemporaneo. Benissimo quindi ha fatto la Biennale di Venezia,  nel 49esimo Festival del teatro in corso fino all’11 luglio e diretto da Stefano Ricci e Gianni Forte, ad assegnare all’artista della Gran Bretagna il Leone d’argento e a riservare uno spazio adeguato alla sua parola. Kae Tempest riceve il premio venerdì 9 luglio alle 14 nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale (ore 14.00), in incontro condotto dal saggista e critico di teatro Andrea Porcheddu. Sabato 10 luglio alle 21 al Teatro Goldoni debutta nel nostro paese “The Book of Traps and Lessons”.

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Pubblicato in forma di album nel 2018, dice la nota stampa, “The Book of Traps and Lessons” viene dato in forma di performance spoken word. Ancora la Biennale scrive: “Un piccolo tavolo e una sedia su un palco che è deserto roccioso creano l’atmosfera intima in cui condividere il flusso di parole – arrabbiate, sussurrate, rappate – di Kae Tempest. E l’ente riprende unna citazione dal quotidiano Guadian: 
he Book of Traps and Lessons è “testimonianza di un poema vivo che cattura le tensioni rabbiose proprie dell’essere vivi: cercando di non guardare direttamente alle crisi future, cercando di amare e dare e ballare nel mezzo del fumo di un incendio”.

 “Kae Tempest è la voce poetica più potente e innovativa emersa nella Spoken Word Poetry degli ultimi anni, capace di scalare le classifiche editoriali inglesi e raccogliere consensi al di fuori dei confini nazionali per il coraggio ardimentoso nel dissezionare e raccontare con sguardo lucido angosce, solitudine, paure e precarietà di vivere”, dice la motivazione del Leone d’argento. 

Ancora dal comunicato della Biennale: “Kae Tempest, pseudonimo di Kate Esther Calvert (Westminster, 1985), fa coming out non binario nel 2020 annunciando pubblicamente il nuovo nome – Kae (pronunciato come la lettera K in inglese) Tempest – e la preferenza per l’utilizzazione del pronome plurale e non di genere (in inglese) “they”. Da allora le sue biografie si sono adeguate a questa indicazione”.

Nata nek 1985, Kae Tempest vede i suoi testi pubblicati in italiano dalle edizioni E/O. Lo spettacolo si dà alle 21 di sabato al Teatro Goldoni, “The Book of Traps and Lessons;; dura circa 45 minuti. I biglietti si acquistano solo online: www.labiennale.org

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