Hannah Arendt seguì il processo al gerarca nazista Adolf Eichmann da cui trasse un’espressione storica che rivelava lo sconcerto, della filosofa e di chi ha studiato o ripensato all’Olocausto, davanti a un uomo che appariva così banale e che aveva sterminato milioni di ebrei cone se fosse un atto normalissimo: “La banalità del male”. La filosofa lo intervistò. Da quella intervista sono iniziate a Bolzano le prove di “Eichmann. Dove inizia la notte”, nuovo testo di Stefano Massini interpretato da Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon, diretti da Mauro Avogradro. La compagnia è destinata a una lunga tournée che toccherà il Piccolo Teatro – Teatro d’Europa di Milano, per fare tappa a Genova, Venezia, Trento, Padova, Treviso e Torino.
Eichmann fu condannato a morte per il suo ruolo nell’Olocausto da parte di un tribunale israeliano, avvenuta il 15 dicembre del 1961.
La rappresentazione è un atto unico, che con disarmante semplicità porta in scena l’intervista ad Adolf Eichmann, responsabile di aver pianificato, strutturato e reso possibile lo sterminio di milioni di ebrei.
Con l’allestimento di questo nuovo spettacolo, che sarà presentato in prima nazionale, l’ente bolzanino che da poco ha compiuto 70 anni vuole investire nel futuro e sostenere e diffondere il teatro a livello nazionale. Una necessità che risulta ancora più urgente in questi momenti di sospensione delle attività dal vivo.