Isabelle Adjani a Roma nel ruolo che fu di Gena Rowlands. "Io? Femminista" | Giornale dello Spettacolo
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Isabelle Adjani a Roma nel ruolo che fu di Gena Rowlands. "Io? Femminista"

L’attrice in “Opening night”: è la ripresa da un film di John Cassavetes all’Argentina per Romaeuropa festival

Isabelle Adjani a Roma nel ruolo che fu di Gena Rowlands. "Io? Femminista"
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24 Settembre 2019 - 16.30


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Isabelle Adjani è un’attrice capace di prove estreme, di sovvertire le aspettative, di andare ben oltre i binari tracciati dalla fama. Per il “Romaeuropa festival” da venerdì 27 a domenica 29 settembre è al Teatro Argentina in Opening Night, uno spettacolo dove – informano dalla manifestazione – si fondono cinema e teatro, rappresentazione e realtà.
Lo spettacolo in lingua con sottotitoli in italiano porta tre firme: Cyril Teste, il regista cinematografico John Cassavetes, l’attrice stessa coadiuvata sul palcoscenico da Morgan Lloyd Sicard, Frédéric Pierrot e Zoè Adjani.

“Romaeuropa festival” ricorda come Cassavetes per girare il film Opening Night portò Gena Rowlands e gli altri attori in un teatro a Pasadena “dove confezionò, alla presenza di un pubblico inconsapevole, una insolita pièce, The Second Woman, punto di partenza del film”. In italiano il titolo era La sera della prima e uscì nel 1977.

Da questa base il regista Cyril Teste, coadiuvato dall’attrice Isabelle Adjani, “vuole far rivivere agli spettatori questa esperienza” e crea “un laboratorio attoriale che vede gli interpreti misurarsi con il capolavoro cinematografico e mettersi in discussione sera dopo sera”. Come ha spiegato l’attrice ad Anna Bandettini sul Venerdì, non si tratta di un remake del film. Isabelle Adjani è un’attrice famosa ma in crisi umana e professionale, bevitrice, Myrtle, e una fan che le muore davanti le aggrava le condizioni. E ha precisato che ogni sera gli attori provano davvero davanti al pubblico, per cui ogni serata sarà diversa da un’altra.

Isabelle Adjani nell’intervista si è detta “femminista” e che, pur “se molte cose stanno cambiando, quanto tempo ci vorrà prima che il genere o la razza non siano più invocate come pretesto per l’oppressione?”. In programma ha un film su Suzanne Valadon, pittrice francese di notevole valore vissuta dal 1865 al 1938.

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