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Maddalena Crippa allontana gli interpreti sordomuti dal palco, è polemica

L'attrice ha allontanato gli interpreti dal palco del Teatro Nazionale di Roma, presenti per tradurre lo spettacolo a un gruppo di disabili. Lei si difende: 'Mancata organizzazione del teatro'

Maddalena Crippa allontana gli interpreti sordomuti dal palco, è polemica
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18 Dicembre 2017 - 21.09


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E’ polemica per quanto accaduto in scena l’altra sera a Roma, durante lo spettacolo ‘Richard II’ interpretato da Maddalena Crippa. “Esprimiamo la nostra profonda costernazione e il nostro disappunto più totale verso quanto accaduto ieri, ovvero il comportamento irriguardoso che l’attrice protagonista Maddalena Crippa ha avuto nei confronti delle addette alla traduzione nel linguaggio dei segni, per un folto gruppo di spettatori sordi presenti in sala, allontanandole dalla postazione concordata, nel corso dello spettacolo”. Lo scrivono in una nota il presidente del Teatro di Roma Emanuele Bevilaqua e il direttore Antonio Calbi in merito ad un episodio accaduto ieri al Teatro Nazionale che ospitava lo spettacolo ‘Richard II’ programmato dal Teatro di Roma e precedentemente previsto all’Argentina. “Da una attrice che si pregia del proprio talento e di lunga carriera come Maddalena Crippa non ci saremmo mai aspettata una tale mancanza di sensibilità e di intelligenza civica – continua la nota -. Mancanze non degne di una artista, di una donna, di un progetto di condivisione delle esperienze culturali e artistiche da parte di tutti che è la nostra filosofia e la nostra etica politica. Un gesto, quello di ieri, che viola non solo la Dichiarazione dei Diritti Umani del 1948 ma anche direttive europee e internazionali, come la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, adottata nel dicembre 2006 e diventata legge italiana nel 2009. Attendiamo, pertanto, le doverose scuse della signora Crippa verso gli spettatori non udenti, cui è stato negato un diritto, i traduttori impegnati nel loro lavoro, gli altri spettatori presenti e verso il Teatro di Roma e le istituzioni che lo sostengono”, concludono.

Risponde l’attrice. Immediata la replica su Facebook dell’attrice:””Cari tutti quello che è successo ieri dipende come purtroppo sempre più spesso accade da una mancanza di organizzazione e di comunicazione. Il Teatro Argentina non può prendere iniziative di questo genere senza preventivamente avere il consenso degli spettacoli ospiti e dei suoi artisti. Io sono stata informata solo questa mattina della presenza dei traduttori simultanei e ho subito chiamato la direzione del teatro, mi è’ stato garantito che tale iniziativa non avrebbe arrecato disturbo allo spettacolo perché sarebbero stati posizionati di lato al palcoscenico. Invece una volta cominciato lo spettacolo i traduttori non solo erano sul nostro stesso palco ma molto più avanti di noi totalmente illuminati nel loro gesticolare così da rientrare completamente nel nostro campo visivo – spiega Crippa -. Il mio lavoro richiede una concentrazione micidiale e per il rispetto di tutto il pubblico non accetto che questa venga in qualche modo compromessa. Io non ho strattonato le traduttrici, le ho solo spostate più indietro. Se si fosse organizzata la cosa con la dovuta cura forse avremmo potuto fare una prova e trovato la giusta collocazione. Io avevo dopo il mio intervento in diretta comunque predisposto con i tecnici la possibilità nell’intervallo di riposizionare le luci sulla posizione più indietro delle traduttrici, per rendere possibile la continuazione del loro lavoro ma non è stato possibile per la vostra decisione di lasciare il teatro. Spero che questa mia spiegazione aiuti in futuro a cercare una stretta collaborazione per superare le reciproche difficoltà”, conclude l’attrice.

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