Attori e pubblico, tutti profughi per “The Container” | Giornale dello Spettacolo
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Attori e pubblico, tutti profughi per “The Container”

Per la rassegna Trend, al Belli di Roma, fino al 5 novembre, interpreti e spettatori condividono la scena in un viaggio della speranza diretto da Carlo Emilio Lerici

Attori e pubblico, tutti profughi per “The Container”
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2 Novembre 2016 - 14.43


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di Nicole Jallin

Fino a sabato 5 novembre (con doppia replica alle 18 e alle 21), al Teatro Belli di Roma, è possibile vivere non solo un’esperienza teatrale anomala, ma una eccezionale condivisione umana di un dramma (attualissimo) d’immigrazione, con protagonisti sei attori internazionali insieme – e sottolineiamo, insieme – a 25 spettatori per sera: tutti chiusi in un container ricostruito per l’occasione nella platea della sala trasteverina. Sì perché “The Container” di Clare Bayley, quinto spettacolo in programma per la rassegna TREND – Nuove frontiere della scena britannica, curata da Rodolfo di Giammarco, prevede una comunanza fisica, epidermica, oltre che (molto) emotiva, con cinque rifugiati e uno scafista (Hafedh Khalifa, Eslam Saeed, Antoinette Kapinga, Nadia Oulski, Saeid Haselpour, Jasmine Volpi) diretti da Carlo Emilio Lerici (a cui si deve anche la traduzione), in un viaggio verso l’Inghilterra da spendersi tutto al chiuso del rimorchio buio di un camion, illuminato esclusivamente dalle torce degli interpreti.

Si incontreranno le storie di Mariam, giovane insegnate e vedova in fuga dall’Afghanistan dei talebani; Ahmad, suo conterraneo e benestante uomo d’affari; Jemal, curdo in attesa di raggiungere, Oltremanica, moglie e figlio; e Asha e Fatima, fuggite da anni di permanenza in un campo profughi africano. E con loro, lo spettatore spartirà spazio e tempo, angosce e speranze, intese d’amicizia e rivalità di sopravvivenza, inganni e abusi esterni, tensioni ed egoismi interni.

Amnesty International Italia conferisce il patrocinio allo spettacolo “per aver trattato il tema della migrazione in modo originale ma fedele alla realtà mettendo in risalto le diverse facce del fenomeno e delle violazioni dei diritti ad esso, purtroppo, legate”. E si consiglia di non mancare a questo commovente vis-à-vis (privo di buonismi e pregiudizi) con la testimonianza scenica di chi ha perso tutto, di chi si porta con sé il proprio passato e poco altro, di chi ambisce alla dignità di una vita normale, o di chi, semplicemente, non vuole rinunciare al diritto di esistere.

Teatro Belli, piazza di Sant’Apollonia 11, info 06 5894875 – info@teatrobelli.it segreteria.trend@gmail.com

The Container

di Clare Bayley

traduzione Carlo Emilio Lerici

con Hafedh Khalifa, Eslam Saeed, Antoinette Kapinga, Nadia Oulski, Saeid Haselpour, Jasmine Volpi

scene Yasser Yakout

regia Carlo Emilio Lerici

produzione Teatro Belli / Ist. Studi dello Spettacolo Teatro Studio

con il patrocinio di Amnesty International Italia

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