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La rivoluzione in casa "Sardegna Teatro"

Presentata a Cagliari in conferenza stampa la nuova stagione teatrale della compagnia. [Margherita Sanna]

La rivoluzione in casa "Sardegna Teatro"
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23 Maggio 2016 - 10.52


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di Margherita Sanna

“Se uno non desidera un cambiamento le proprie idee, la propria vita sono stagnanti”. Apre così la conferenza stampa di Sardegna Teatro Maria Grazia Sughi al Teatro Massimo di Cagliari. Cambiamento. Una parola chiave per la stagione teatrale appena conclusasi e per quella futura. Sardegna Teatro quest’anno ha ricevuto il riconoscimento di Teatro di Rilevante Interesse Culturale da parte del MIBAC (14 marzo 2015), rinnovandosi, accogliendo nuovi stimoli culturali e sociali, “facendo rete”.

“La cosa cool è fare rete – ha affermato l’assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, della Regione Sardegna – poi però non lo sa fare nessuno. Sardegna Teatro lo sa fare bene”. 40% in più di spettacoli prodotti, aumento del 52% degli ingressi, i numeri parlano da soli. E così, la conferenza stampa si trasforma in un racconto, amichevole, caloroso, di un teatro abitato, in cui c’è spazio per i nuovi migranti, come per la cooperazione con compagnie sarde, italiane e internazionali, un teatro inteso come un grande contenitore di vita, di storie, di cultura. Ed è in quest’ottica di libertà di stare e restare che Sardegna Teatro apre una campagna abbonamenti insolita. Sul motto di “Libertà di scelta” non ci sarà più un’unica formula di abbonamento, ma card di ingressi a scelta o per tutta la stagione, nominali o libere, riduzioni che vanno dalle più usuali come under 30/ over 65, universitari, alle più insolite come quella per chi abita a 500 mt e va a teatro in pantofole, pagamenti tradizionali o in sardex. Una politica dei prezzi variegata che accoglie le esigenze di chiunque si potrebbe dire. Tanti spettacoli in cartellone, e altri ancora che si formeranno strada facendo in una programmazione che viene divulgata di trimestre in trimestre, “ogni spettacolo si trasforma in un progetto più grande” afferma Massimo Mancini, direttore generale al suo secondo anno. In cantiere c’è il “Giorno del giudizio”, il celebre e caro testo di Salvatore Satta riadattato e messo in scena da Marco Spiga, che verrà presentato in conferenza stampa a luglio 2016, “una Sardegna mitica riimmaginata”, un’immensa vicenda omerica che cercherà di essere il più fedele possibile al testo.

E ancora, “Human” di e con Marco Baliani e Lella Costa, che ha già un suo sito dedicato e verrà presentato il 20 giugno 2016, il giorno della Giornata Mondiale del Rifugiato. Anche quest’anno ci sarà spazio per “10 Nodi – i festival d’autunno”, un progetto nato l’anno scorso sulla spinta della candidatura di Cagliari Capitale Italiana della Cultura. Spazio anche ai giovani, anche quest’anno sono stati selezionati alcuni progetti di giovani per la messa in scena. Formazione, tg dei migranti, e tanto altro ancora bolle nella pentola di Sardegna Teatro che ha tutta l’intenzione di confermare e superare i risultati positivi dello scorso anno.

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