Dopo cinque giorni di coma, tragico epilogo per l’attore Raphael Schumacher che si è spento ieri sera. Aveva 27 anni ed era originario della provincia di Varese e residente a Brunate (Como). La morte dell’attore cambia l’ipotesi di reato sulla quale la Procura ha aperto un’inchiesta, adesso si indaga per omicidio colposo e quattro persone sono indagate.
Si tratta di due registi e due tecnici che fanno capo all’associazione The Thing che gestisce il teatro. Il pm Giancarlo Dominijanni formalizzerà il conferimento di incarico al medico legale per eseguire l’autopsia. I quattro indagati, nell’ipotesi di reato formulata dalla procura, dovranno rispondere anche dell’eventuale mancato rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La mamma dell’attore ha escluso da subito l’ipotesi di suicidio: “Mio figlio era sereno e dunque escludo che abbia tentato di uccidersi mentre era in scena”.
La serata-evento al Lux, intitolata ‘Miraggi‘, prevedeva una serie di rappresentazioni simultanee, senza un canovaccio precostituito dove gli interpreti potevano esibirsi liberamente. Schumacher stava rappresentando un monologo sul tema del disagio adolescenziale che si conclude con il suicidio del protagonista. E’ stata una spettatrice, neolaureata in medicina, poco dopo mezzanotte e mezzo, ad accorgersi che qualcosa non andava. L’attore aveva la testa reclinata e il volto coperto da una maschera. Immediati i soccorsi del 118 e il trasferimento in ospedale dove l’attore purtoppo, non si è più svegliato dal coma.