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Dieci storie proprio così: lo spettacolo al Massimo di Palermo

Lo spettacolo, ideato da Giulia Minoli e diretto da Emanuela Giordano, è inserito in 'Palermo chiama Italia', rassegna che ricorda le stragi di Capaci e Via D’Amelio.

Dieci storie proprio così: lo spettacolo al Massimo di Palermo
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22 Maggio 2015 - 10.07


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In occasione del 23esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio “Palermo chiama Italia”, il 23 maggio alle ore 12.00 andrà in scena al Teatro Massimo del capoluogo siciliano, lo spettacolo “Dieci Storie Proprio Così”, da un’idea di Giulia Minoli con la regia e drammaturgia di Emanuela Giordano.

Sono dieci storie di impegno civile (come quelle, tra le altre, di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Don Giuseppe Diana, Giancarlo Siani ma anche meno conosciute come quelle di Annalisa Durante, Federico Del Prete, Silvia Ruotolo), di dolore e di riscatto sociale, raccontate senza enfasi o intenti celebrativi. Le storie s’intrecciano in un affresco in cui le voci degli attori diventano coro organico di queste testimonianze. Per ogni storia tragica ce n’è sempre un’altra di speranza che riferisce le realtà delle associazioni, del volontariato, di persone che senza paura si attivano per creare alternative vere alla criminalità organizzata; un esempio tra gli altri sono Radio Siani (web radio dentro un bene confiscato alla camorra).

“Sono le storie della nostra personale tragedia e del nostro impegno – ha spiegato Paolo Siani, presidente della Fondazione Pol.i.s., Politiche Integrate di Sicurezza, per le vittime innocenti di criminalità e i beni confiscati -. Insieme alle Istituzioni e ai giovani impegnati sul territorio e attraverso la bellezza dell’arte vogliamo credere nel cambiamento. E vogliamo farlo a maggior ragione in una data dal grande valore simbolico e in un contesto territoriale particolarmente delicato come la Sicilia, la quale, come la Campania, è non solo terra di criminalità ma anche e soprattutto di importanti e significative alternative alle mafie”.

“Abbiamo accolto con entusiasmo – ha affermato Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone – la possibilità di condividere questa iniziativa, che si avvale di tutte le forme d’arte per raggiungere lo scopo ultimo di educazione alla legalità. L’opportunità di riproporre lo spettacolo teatrale al Teatro Massimo, in occasione delle commemorazioni per l’anniversario delle stragi di Capaci, ben si armonizza all’interno delle iniziative proposte in quella data per i cittadini e gli studenti che provengono dalle scuole di tutta Italia. “Il palcoscenico della legalità” è un progetto innovativo, il cui successo è determinato dal veicolare i temi della legalità e dell’antimafia attraverso il linguaggio dell’arte; capace di attivare non solo la parte cognitiva di ciascuno di noi, ma in grado soprattutto di toccare il lato emotivo, lasciando un’impronta ancora più forte e duratura in coloro che vi prendono parte”.

Giulia Minoli, ideatrice e responsabile del progetto ha spiegato: “Dieci Storie Proprio Così, è nato in Campania, e con l’appuntamento del 23 maggio inaugura al Teatro Massimo di Palermo la prima tappa siciliana del progetto triennale Palcoscenico della Legalità, un percorso formativo in sinergia tra teatri, istituti penitenziari, scuole e società civile. Il teatro è un potentissimo strumento di educazione alla legalità nelle scuole e nelle carceri”.

Il progetto Palcoscenico della Legalità è promosso da The CO2 Crisis Opportunity Onlus insieme alla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, alla Fondazione Pol.i.s. e alla Fondazione Silvia Ruotolo e il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, con il patrocinio del Ministero della Giustizia, del Ministero dell’Interno e del Miur. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Siae, Fondazione con il Sud e Fondazione Sicilia.

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