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Da Crozza a Fossati: no al declassamento dello Stabile di Genova

Anche Carla Fracci, Jacques Lassalle, Dori Ghezzi e Curzio Maltese sono tra i 116 artisti che hanno scritto al Ministro Dario Franceschini: indignazione e rabbia.

Da Crozza a Fossati: no al declassamento dello Stabile di Genova
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3 Marzo 2015 - 14.40


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116 protagonisti del mondo della cultura, della musica, della politica e dell’economia hanno scritto una lettera aperta al ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini per dire un secco ‘no’ all’esclusione dalla rosa dei teatri nazionali dello Stabile di Genova.

“Il mancato riconoscimento del Teatro Stabile di Genova quale Teatro Nazionale suscita scandalo e provoca reazioni di stupore, – è stato scritto nella lettere nella lettera -, indignazione e rabbia da parte di quanti in Italia e all’estero hanno a cuore le sorti del teatro di prosa, dell’arte scenica e della cultura tutta”.

“La comunità artistico-culturale che ha a cuore il futuro del teatro italiano, ha scelto di elevare la sua più ferma protesta per l’esclusione dello Stabile di Genova, con intenti che hanno con tutta evidenza il colore di un dichiarato insulto alla verità e all’intelligenza di tutti”. “Chiediamo al ministro Franceschini un intervento d’urgenza, per restituire quanto dovuto allo Stabile di Genova, e sovente conquistato con fatica, a quella che è stata ed è ancora oggi una delle colonne portanti della cultura teatrale nazionale”.

Tra i 116 firmatari Maurizio Crozza, Ivano Fossati, Carla Fracci, Dori Ghezzi, Curzio Maltese, Nando Dalla Chiesa, Luca Barbareschi, Aldo Cazzullo, Sergio Cofferati, i presidenti emeriti della Corte Costituzionale Fernanda Contri e Giovanni Maria Flick, i registi Matthias Langhoff, Jacques Lassalle e Jean Pierre Vincent.

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