Trump e l' Europa: una diabolica sinergia tra ignoranza e presunzione | Giornale dello Spettacolo
Top

Trump e l' Europa: una diabolica sinergia tra ignoranza e presunzione

Se il Presidente Usa e Vance pensano che il loro nemico vero sia la Cina perché, come prima cosa, sputano sui loro alleati?

Trump e l' Europa: una diabolica sinergia tra ignoranza e presunzione
Preroll

redazione Modifica articolo

11 Dicembre 2025 - 15.29 Culture


ATF

di Giovanni Gozzini

Il recente National Security Strategy pubblicato dalla Casa Bianca è un buon esempio di diabolica sinergia tra ignoranza e presunzione. Che poi sono i naturali angeli custodi del fanatismo ideologico. Basta confrontarlo con uno qualsiasi dei documenti prodotti in materia dal Partito Comunista Cinese per avere chiaro, al di là del merito degli argomenti, uno spessore analitico e una profondità storica del tutto diversi.

Partiamo dall’ignoranza. E’ (almeno) dalla fine dell’impero romano e dall’arrivo dei “barbari” che il continente europeo si contraddistingue per essere un coacervo di razze. Ce lo dimostrano le ricerche dei genetisti storici come Cavalli Sforza (e qui gli ignoranti Trump e Vance stanno in compagnia con Vannacci) ma già Hitler al suo tempo profuse grandi quantità di marchi in un  istituto della Razza che avrebbe dovuto provare al mondo purezza e superiorità della stirpe ariana, per poi abbandonare silenziosamente l’iniziativa trovandosi di fronte alla stessa incontrovertibile realtà. La storia della conquista europea del mondo (a partire da Colombo e Pizarro) è la storia di bastardi rafforzati dall’incrocio di razze e malattie che sottomettono popoli di apparato immunitario più vergine e debole. Quasi il 90% degli indios muore di morbillo e peste nel secolo successivo alla Conquista del XVI secolo. Come ben sanno gli allevatori di cani, gli individui di razza pura sono molto più fragili e delicati dei bastardi di strada. Pensare che bloccare gli immigrati sia la strada per conservare l’Europa significa solo confessare la propria ignoranza. Il che naturalmente non significa che non ci sia bisogno di politiche immigratorie migliori di quelle fin qui praticate da Bruxelles. Ma ci arriviamo.

Passiamo alla presunzione. Se i nostri due ignoranti pensano che il loro nemico vero sia la Cina (con quasi il quadruplo di abitanti) la prima cosa che ti viene in mente di fare è sputare sui tuoi alleati? Davvero pensi che sia meglio combattere quella ipotetica battaglia da solo (uno contro quattro)? L’idea di pace coltivata da quei due è molto semplice: riconoscere chi è il più forte e poi tirare colpi in testa al più debole. Fanno così in Medio Oriente con lo spettacolino surreale di un G20 allargato all’Azerbaigian che proclama una pace in assenza dei due contendenti. Fanno così in Ucraina. Nemmeno una domanda elementare – chi è entrato in casa di chi? – serve a scuoterli dalla loro proterva vigliaccheria. E dalla corruzione morale che vi sta dietro: l’idea che nella vita contino solo i soldi e il business. E’ brutta gente. Andrebbe detto con più chiarezza. Sì ma li hanno votati, dicono i nostri “politici”. L’elettore MAGA medio se ne frega della politica, pensa solo al proprio tornaconto e vuole che Washington non gli rompa le scatole. Più o meno come i coloni bianchi di due secoli fa che andavano a prendersi la terra nel West uccidendo i nativi e schiavizzando i neri. Qualcosa di più dalla maggiore potenza mondiale sarebbe legittimo aspettarselo. Ma tant’è. Non tutto il male viene per nuocere. L’Europa è in mezzo a un circolo vizioso. Gli stati che ne fanno parte (e i loro partiti di destra per primi) criticano l’Europa perché non fa niente. Ma quando si tratta di decidere sono gli stati nazionali a opporre i loro veti.

Non se ne esce, se non con Annibale alle porte. Se hai di nuovo la guerra alla frontiera e le due superpotenze di una volta che si mettono d’accordo per schiacciarti, allora forse l’istinto di autoconservazione verrà fuori. Cancelleremo il diritto di veto e faremo a meno degli USA anche per la difesa. Cercando di salvare il nostro modello di stato sociale (la sua messa in crisi endemica è il vero obbiettivo di Putin). Non facile ma quando rimane l’unica strada allora la storia accelera e infonde coraggio anche ai nostri Don Abbondio “politici”. Si spera.

Native

Articoli correlati