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Festival di Venezia: a Peter Weir il Leone d'oro alla carriera

La sua capacità di esprimere il racconto creativo ha saputo cogliere 'l'attimo fuggente' che descrive magistralmente nel suo film con il grande Robin Williams.

Festival di Venezia: a Peter Weir il Leone d'oro alla carriera
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10 Maggio 2024 - 19.02 Culture


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Peter Weir, classe 1944, si è distinto per essere stato un “turning point” nella rinascita del cinema australiano degli anni ’70, prima di emergere come uno dei principali registi di Hollywood. A Venezia, al Festival del Cinema, Weir riceverà il Leone d’Oro alla carriera.

Ha iniziato la sua carriera dietro la macchina da presa realizzando cortometraggi e documentari per la televisione australiana e, nel 1974, diresse il suo primo lungometraggio, Le macchine che distrussero Parigi (The cars that ate Paris).

La fama internazionale è arrivata con Picnic ad Hanging Rock (1975), un enigmatico dramma che si insinua nelle pieghe oscure dell’Australia rurale di fine Ottocento. Il film è divenuto un cult, ammirato per la sua atmosfera sognante e la sua narrazione aperta. Sono seguiti L’ultima onda (1977) e Gli anni spezzati (1981), che hanno consolidato la reputazione di Weir come regista capace di esplorare temi profondi con uno stile visivo distintivo.

La transizione di Weir a Hollywood è avvenuta con Witness – Il testimone (1985), un thriller ambientato nella comunità Amish della Pennsylvania che gli è valso la prima candidatura all’Oscar come miglior regista.

E’ padre di altri successi come Mosquito Coast (1986) e L’attimo fuggente (1989), un dramma ambientato in un’accademia preparatoria degli anni Cinquanta che esplora il tema della liberazione personale attraverso la poesia e la resistenza alle convenzioni sociali.

Negli anni ’90, Weir ha continuato ad esplorare diverse narrative con film come Fearless – Senza paura (1993) e The Truman Show (1998), una satira sulla società mediatica che anticipò molte delle questioni legate alla realtà e alla privacy nell’era digitale. Questo film ha consolidato ulteriormente la sua reputazione, facendogli guadagnare un’altra nomination all’Oscar.

Il culmine della sua carriera è arrivato con Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003), un’epopea marittima del periodo napoleonico che ha mostrato la sua abilità nel dirigere scene spettacolari senza perdere di vista i dettagli dei personaggi.

Con soli 13 film in quarant’anni, Weir ha saputo mantenere una qualità costante, riuscendo a conquistare sia il pubblico che la critica con la sua abilità di raccontare storie profonde e visivamente impattanti. La sua carriera è un esempio di completezza artistica e successo commerciale, equilibrati sapientemente tra le esigenze di un cinema riflessivo e quelle di un pubblico globale. Il Leone d’Oro alla carriera ricevuto alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2024 è il riconoscimento di una vita dedicata all’arte della narrazione cinematografica, che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema.

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