Con le acrobazie ispirate a voli degli storni e ai banchi dei pesci e alla natura, il Romaeuropa Festival martedì ha inaugurato l’edizione 2021 con la formazione francese Compagnie XY in uno spettacolo costruito insieme al coreografo Rachid Ouramdane, direttore del Théâtre National de Chaillot. Lo spettacolo nella Cavea dell’Auditorium – Parco della Musica fino a oggi 16 settembre ha tagliato quindi il nastro per una manifestazione, ora con la direzione generale e artistica di Fabrizio Grifasi, che in più di due mesi fino al 21 novembre si distribuisce “tra musica, danza, teatro, nuovo circo, arti digitali e creazione per l’infanzia”, come annota l’ufficio stampa. Ed è un festival che si caratterizza sia perché la qualità è solitamente alta o molto alta ma anche perché in questa manifestazione accanto ai nomi più consueti si affacciano nomi noti oltre confine ma non in Italia salvo che agli addetti ai lavori e che poi si rivelano anche da noi.
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In un cartellone densissimo, nella trentaseiesima edizione risalta “Le parole delle canzoni”, ciclo ideato dalla Treccani (è l’Istituto della Enciclopedia Italiana) a Villa Medici – Accademia di Francia: dal 21 al 25 settembre cantanti e scrittrici / scrittori si confrontano con i seguenti accoppiamenti: Ginevra Di Marco e Francesco Pacifico il 21 settembre, Mahmood e Teresa Ciabatti il 22, Fulminacci e Alice Urciolo il 23, Margherita Vicario e Djarah Kan il 24, Amir Isaaa e Igiaba Scego il 25.
“Ideato come “rubrica” per i social network, il progetto di Treccani si è proposto di raccontare l’evoluzione della lingua italiana attraverso i testi della nuova generazione di artiste e artisti della scena musicale nazionale”, dice la nota stampa. “Lo straordinario riscontro del format ha dato vita ad una serie di incontri sviluppati attraverso dialoghi a tema socio-linguistico tra musiciste e musicisti, scrittrici e scrittori, studiose e studiosi, inizialmente presentati nella sede dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e in streaming a seguito dell’emergenza Covid”.