Lui non ha mai nascosto le sue simpatie grilline e più volte si è esibito in kermesse filo-grilline.
Ora sembra avere parole più critiche anche verso Beppe Grillo. Il tutto, però, in un quadro abbastanza qualunquista sulla politica e i politicanti (lo dicono in tanti da decenni) senza però indicare cosa pensa lui del fenomeno delle migrazioni, di quale scelte da fare sul lavoro, l’ambiente, la cultura.
“Siamo sempre a Carlo Collodi”. Edoardo Bennato, in un’intervista ha fatto riferimento all’autore di Pinocchio, non a caso vista la sua frequentazione con i personaggi dello scrittore fiorentino nell’album ‘Burattino senza fili’ (1977), per parlare della politica italiana oggi: “Ma non li vede tutti i gatti e le volpi che ci inondano di promesse che sanno già di non poter mantenere, prima fingono di litigare, s’insultano e poi si alleano, tutti burattini senza fili? E che dire di Mangiafuoco, che è la gente comune, perché ogni truppa ha il comandante in capo che si merita, e viceversa?”.
E il Grillo parlante? “Il Grillo ‘sparlante’ è divenuto giudice sommo, vate da baraccone e comico ormai senza volerlo. Del resto, quando i politici non hanno minimamente contezza di ciò che dicono e fanno, va da sé che alla fine è un comico di professione, anche se alla condizione che dicevo, a prendere il sopravvento. Alla fine è il vero burattinaio di questa Italietta collodiana. Il cui dramma è che ancora non ha capito che Paese voglia essere”.
Alla domanda poi se questo sia “un problema di uomini, di formule, di idee?”, Bennato risponde: “Idee? Ho l’impressione, da semplice saltimbancodastrapazzo (tutto attaccato, mi raccomando), che i politici e i commentatori ‘laureati’ siano a digiuno dei parametri fondamentali per poter essere propositivi e costruttivi. E lo dico proprio in riferimento alla scienza delle costruzioni”, sottolinea Bennato che è laureato in architettura.
“Mi spiego: tale scienza si basa su un parametro fondamentale, la forza di gravità altrimenti detta di attrazione terrestre. In ogni angolo e latitudine del pianeta, chi si accinge a edificare una qualsivoglia struttura utilizza debitamente questo unico e inconfutabile parametro”, mentre nella politica “si procede a casaccio, secondo le convenienze, eternamente divisi tra guelfi e ghibellini, con l’unico collante che è la colla che li tiene appiccicati alle poltrone, mentre a ognuno preme di proclamare la propria verità. E con tutto il rispetto per la vostra testata, già nel ’92 nel Paese dei Balocchi al tema avevo dedicato una canzone Magari sì, magari no: ‘Equidistanza, diplomazia, neutralità, l’unica regola e non dire mai-mai-mai la verità!… La verità è un’arma a doppio taglio e non c’è scampo, quella che poi ti si ritorce contro, la verità!'”.