Who built the moon? Noel Gallagher lancia l'album... e qualche frecciata a Liam | Giornale dello Spettacolo
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Who built the moon? Noel Gallagher lancia l'album... e qualche frecciata a Liam

Secondo l'artista "Al giorno d'oggi scrivere canzoni piene di gioia e di speranza è quasi un atto rivoluzionario".

Who built the moon? Noel Gallagher lancia l'album... e qualche frecciata a Liam
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10 Novembre 2017 - 09.32


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Non si può davvero dire che Noel Gallagher sia un rivoluzionario: anzi, di attualità se ne intende poco e di storia forse ancora meno. Eppure, per lui la vera rivoluzione passa comunque attraverso la sua musica: “Al giorno d’oggi scrivere canzoni piene di gioia e di speranza è quasi un atto rivoluzionario”.

Questo sarebbe lo spirito del nuovo album dei Noel Gallagher’s High Flyng Birds, nominalmente ‘Who built the moon’, che verrà lanciato questo 24 novembre.

L’ex Oasis, arrivato per X Factor del quale sarà ospite il 30 novembre, parla di un disco dal suono rinnovato, come si è intuito fin dal singolo ‘Holy Mountain’: “Lo definirei ‘cosmic pop’, ma penso anche che sia il mio album più rock’n’roll. La gente pensa che il rock’n’roll sia tutto giubbotti di pelle, sigarette, bere e urlare: per me è una questione di libertà di pensiero, di spirito, di espressione, fare quel che si vuole”. Questa l’attitudine delle 11 tracce, sulle quali l’influenza principale è stata esercitata dal produttore David Holmes: “Tornato dal tour di ‘Chasing Yesterday’ avevo un’idea ben precisa di cosa fossi, ma non potevo portarlo avanti ancora.
David ha visto in me qualcosa che nemmeno credevo di avere, uno spirito avventuroso”. Il risultato è frutto di un processo che Gallagher ha percepito inizialmente come frustrante: “David non mi ha permesso di scrivere musica a casa, in sua assenza. Ogni volta che suonavo o cantavo qualcosa che somigliasse anche lontanamente agli Oasis o agli High Flying Birds, subito mi interrompeva. Forse quando arrivi a 50 anni ci si aspetta che continui con quel che facevi e che invecchi con grazia: ma io considero ogni disco e tour come fosse l’ultimo”. Il passato non viene tuttavia rinnegato e l’album ha ospiti illustri, nonché amici e collaboratori storici come Paul Weller e Johnny Marr. Del resto il rock contemporaneo, fatti salvi U2, Kasabian e Primal Scream, gli sta stretto: “Il rock ha ucciso il rock’n’roll. Oggi la musica con le chitarre è diventata tutto un fottuto strillare: come Dave Grohl, che cosa ha da gridare? O i Green Day e il tizio dei Queens Of The Stone Age, di cosa gridano? Delle notizie, ma le notizie sono noiose: Donald Trump è fottutamente noioso, la politica è noiosa, il piccolo tizio grasso in Corea del Nord ha un aspetto buffo, ma è fottutamente noioso”. Eppure anche un suo idolo dichiarato come John Lennon cantava di attualità: “Si vede che ai suoi tempi le notizie erano meno noiose”. Se non canta della cronaca, Noel non ha problemi a parlarne: vale per il coinvolgimento della regina Elisabetta nello scandalo Paradise Papers (“La regina non paga le tasse? Uau, che sorpresa! Non mi frega di lei o di Bono, io ne pago e parecchie”) come per la sua squadra del cuore (“Pep Guardiola è un fottuto messia e il Manchester City gioca un calcio tra i migliori mai visti: mi spiace per il Napoli!”).
D’altronde gli stessi battibecchi a distanza con il fratello Liam sono spesso sui giornali: “L’altro tizio sembra arrabbiato per qualche ragione, nessuno sa quale: credo abbia bisogno di terapia”

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