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Perché una vecchia canzone italiana diventa l'inno dei nuovi nazisti

I suprematisti bianchi usano Shadilay di Marco Ceramicola come inno-bandiera di un movimento. Ovvero come si trasforma un meme in un gioco delirante sulla Rete

Perché una vecchia canzone italiana diventa l'inno dei nuovi nazisti
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11 Settembre 2017 - 20.05


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Prima hanno usato l’ingenuo ed innocuo Pepe The Frog come simbolo della peggiore ideologia. Sono i suprematisti bianchi che, con poche idee ma troppi supporter, hanno adesso scovato la loro hit nella memoria della dance italiana: in poco tempo 2 milioni di visualizzazioni su YouTube. La canzone-bandiera del movimento è adesso  “Shadilay” ed è un pezzo dance lanciato in Italia nel 1986 da Marco Ceramicola. Fatto sta che adesso quel pezzo, obnubilato dalla memoria, è ritornato in auge. A darne conto è Francesco Tortora sul Corriere della Sera  che riporta le dichiarazioni dell’artista italiano raccolte e amplificate dal sito web francese Slate. Secondo Ceramicola  tutto è accaduto all’improvviso: «Questa canzone era molto diffusa sulla radio privata in Italia negli anni Ottanta, ma dopo aver abbandonato la carriera musicale non avrei mai pensato che potesse essere conosciuta in tutto il mondo. Continuo a ricevere messaggi e richieste da amici dall’estero, persino dalla Corea – dichiara ai francesi il musicista. Nel video-logo c’è una rana antropomorfa che stringe tra le mani una bacchetta magica che fa brillare il nome dell’etichetta “Magic Sound”. Un pezzo interpretato da P.E.P.E. (Point Emerging Probably Entering) e prodotto dall’Ass. Art. “Pepe”. Dietro questa follia c’è il cosiddetto “culto di kek” che  cresce e si autoalimenta nello stesso identico modo delle bufale. Qualcuno riporta un’informazione – pressoché inventata – la fa girare sui forum, i link si moltiplicano fin quando la diceria non entra nell’immaginario collettivo come realtà. E’andata così. 

 

 

 

 

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