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Addio a Walter Becker, il chitarrista degli Steely Dan

Ci lascia a 67 anni il grande artista americano, Il saluto di Donald Fagen, compagno di sempre: "Era un grandissimo. Continuerò a suonare per onorarlo"

Addio a Walter Becker, il chitarrista degli Steely Dan
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4 Settembre 2017 - 10.57


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Ci lascia a 67 anni Walter Becker, chitarrista degli Steely Dan, grandissimo musicista, un mago del chitarrismo moderno. Fu lui, nel 1972, a fondare la band insieme al pianista e cantante Donald Fagen. Tra l’81 e il ’93 la carriera solista, con cui ottenne un grande successo, per poi tornare accanto a Fagen negli Steely Dan. Non si conoscono le cause della morte, di certo il musicista aveva subito di recente un importante intervento chirurgico che gli aveva impedito di partecipare al tour del gruppo.

A salutarlo sui social proprio il compagno di sempre, Donald Fagen. Che in un lungo post scrive: “Walter Becker era il mio amico, il mio writing partner da quando ci eravamo conosciuti al Bard College nel 1967. Cominciamo a scrivere canzonette sciocche su un piano verticale che stava in una saletta del Ward Manor, una vecchia e cadente costruzione sul fiume Hudson che il college usava come dormitorio. Ci piacevano molte delle stesse cose: mi vengono in mente il jazz (dagli anni Venti fino a metà dei Sessanta), W.C. Fields, i fratelli Marx, la fantascienza, Nabokov, Kurt Vonnegut, Thomas Berger e i film di Robert Altman. E anche la musica soul e il blues di Chicago. Walter aveva avuto un’infanzia molto dura, vi risparmio i dettagli. Per fortuna era uno tosto, un chitarrista eccellente e un grande autore di canzoni. Era cinico sulla natura umana, compresa la propria, e molto divertente. Come molti ragazzi che escono da famiglie tormentate, aveva un gusto per le imitazioni creative, per leggere la psicologia nascosta delle persone e per trasformare quello che vedeva in arte, brillante e incisiva. Scriveva delle lettere imitando lo stile originale di mia moglie Libby e tutti e tre ne ridevamo come pazzi. Le sue debolezze ebbero la meglio alla fine degli anni Settanta, e ci perdemmo di vista per un po’. Negli Ottanta, quando stavo mettendo insieme la NY Rock and Soul Review con Libby, ci ritrovammo, ricostruimmo il progetto Steely Dan e mettemmo insieme un’altra band formidabile. Intendo mantenere viva la musica che creammo insieme fino a quando posso, con la band degli Steely Dan”.

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