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L'autopsia di Chris Cornell: le droghe non sono state determinanti per il sucidio

Il cantante aveva preso barbiturici e un ansiolico. Ma non è morto per quelle

L'autopsia di Chris Cornell: le droghe non sono state determinanti per il sucidio
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3 Giugno 2017 - 14.25


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Il giallo resta e la famiglia chiede chiarezza non accettando l’ipotesi del suicidio: Chris Cornell, trovato impiccato in una stanza d’hotel a Detroit dopo un concerto il 18 maggio scorso, prima di morire aveva ingerito barbiturici e un ansiolitico. Secondo gli esperti però, i farmaci non sarebbero stati determinanti nella decisione di suicidarsi da parte del 52enne artista.
Dall’autopsia fatta dai periti, e rilasciata venerdì, infatti è arrivata la conferma che a causare il decesso è stata l’impiccagione nel bagno. Nel corpo di Chris Cornell sono stati trovati barbiturici, caffeina e lorazepam, farmaco anche conosciuto come Ativan e utilizzato per trovare sollievo dall’ansia. “Questi farmaci però non hanno contribuito alla causa della morte”, ha detto il dottor Théodore Brown, assistente di medicina legale di Wayne County.

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