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Con la canzone Senza fine, era l'estate del 1961

Una delle più belle e struggenti canzoni italiane, che fu scritta da Gino Paoli

Con la canzone Senza fine, era l'estate del 1961
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28 Luglio 2016 - 11.19


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di Piero Montanari

Senza fine… tu trascini la nostra vita… senza un attimo di respiro… Una delle più belle e struggenti canzoni italiane, che fu scritta da Gino Paoli in un evidente momento di grande trance creativa, forse perchè era il punto più alto della sua storia d’amore con Ornella Vanoni, la bellissima cantante confinata, a quel tempo, tra strehleriane canzoni della mala milanese e la ricerca di brani di qualità, e in attesa del pezzo che la lanciasse finalmente nel mondo della musica leggera.

Ed ecco arrivare dal suo Gino Senza fine, questo “Lato B” di un 45 giri, Gli innamorai sono sempre soli, che Paoli estrasse da suo primo Lp e che pubblicò nel 1961. Senza fine… tu trascini la nostra vita… senza un attimo di respiro… per sognare… per potere ricordare… ciò che abbiamo già vissuto… E fu la canzone perfetta per Ornella, alla quale Paoli la consegnò insieme al suo cuore non ancora minacciato da quel colpo di pistola che si sparò, per farla finita, quel maledetto 11 luglio di due anni più tardi, e forse proprio per lei.

E Ornella fece un gran successo di questo struggente valzerino in Mi bemolle, con un giro armonico classico per il Paoli di Sapore di sale e del Cielo in una stanza, un giro ipnotico e ritornante come il carosello di una giostrina per bambini in luna park. Senza fine… non hai ieri non hai domani… tutto è ormai nelle tue mani… mani grandi… mani senza fine. E tutto era nelle grandi mani di Ornella, che ferma così nel tempo un amore senza tempo, e ne coglie l’attimo fuggente. Non hai ieri… non hai domani… non m’importa della luna… non m’importa delle stelle… tu per me sei luna e stelle…. tu per me sei sole e cielo… tu per me sei tutto quanto… tutto quanto io voglio avere.

La canzone entrò prepotentemente nelle classifiche e ci rimase a lungo, e poi tanti artisti la vollero fare loro, anche i grandi jazzisti come l’immenso chitarrista Wes Montgomery, o il “crooner” americano Dean Martin. Un successo senza fine che continua ancora oggi da quel lontano amore tormentato di 55 anni fa, che ci riporta intatte tutte le sensazioni struggenti, le malinconie, gli odori e i colori di una estate e di una irripetibile gioventù.

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