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Scaduti i diritti: il capolavoro Bolero adesso è di tutti

Domenica 1 maggio sono scaduti i diritti d'autore sul brano del compositore francese Maurice Ravel, a 88 anni dalla sua prima esecuzione all’Opéra di Parigi.

Scaduti i diritti: il capolavoro Bolero adesso è di tutti
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3 Maggio 2016 - 16.23


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Dal 30 aprile scorso il capolavoro ‘Bolero’ di Maurice Ravel è ufficialmente diventato di dominio pubblico. Sono infatti passati 78 anni e 120 giorni, la durata legale più il prolungamento dovuto al periodo di guerra, dei diritti d’autore sul celebre brano sinfonico, che negli scorsi anni era ancora tra le cinque composizioni francesi che fruttavano più introiti per il copyright, alla morte del compositore erano passati prima al fratello, che il compositore morto senza figli aveva nominato suo erede universale, e poi a un complesso consorzio giuridico.

Un’entità da anni oggetto di polemiche tra i giuristi e gli esperti di musica francesi, concepita dall’allora direttore giuridico della Sacem, equivalente francese della Siae, Jean-Jacques Lemoine. «I diritti d’autore di Ravel, come la sua musica, fanno il giro del mondo, per dei canali tanto complessi quanto segreti – accusano i ricercatori Irène Inchauspé e Remy Godeau nel libro inchiesta ‘Main basse sur la musiquè, uscito nel 2003 – Il patto sul Bolero transita da conti anonimi, per mezzo di multiple società offshore di cui si trovano le tracce a Monaco, Gibilterra, Amsterdam, alle Antille olandesi e nelle Isole Vergini britanniche».

Il passaggio al dominio pubblico, però, non coinvolge tutte le opere di Ravel. Sempre a causa della legge sui ‘prolungamenti di guerrà, quelle pubblicate prima del 31 dicembre 1920 sono coperte per un periodo ancora più lungo. Così, per esempio, il suo Menuet Antique, una delle sue prime composizioni, sarà ‘liberatò solo il 29 settembre 2022.

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