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Pussy Riot: nuovo video rap contro la repressione in Russia

Il complesso punk femminile nel videoclip musicale simula torture in una buia prigione russa. Titolo ispirato - dalle malefatte di un procuratore generale russo

Pussy Riot: nuovo video rap contro la repressione in Russia
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3 Febbraio 2016 - 22.36


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La canzone si chiama “Chaikin” e fa da sottofondo al nuovo, provocatorio video rap delle Pussy Riot. Il complesso punk femminile questa volta se la prende con l’apparato “repressivo” russo.

Le ragazze indossano l’uniforme blu degli addetti alla giustizia: Nadezhda Tolonnikova e compagne fingono di frustare, incaprettare, di praticare il waterboarding e altre torture su prigionieri incappucciati o con il cappio al collo e poi si godono un ricco pasto.

Il titolo della canzone sarebbe ispirato – secondo quanto dichiarato da Tolonnikova a Dozhd Tv – da un documentario che denuncia le presunte “malefatte” del procuratore generale russo, Yuri Chaikin.

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