Jennifer Lopez ha scandalizzato il Marocco: la star si è esibita ieri, 30 maggio 2015, al festival Mawazine di Rabat, con uno show sexy e provocante che ha fatto infuriare il Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Pjd) che si ispira ai valori dell’Islam e che è al governo in Marocco. Sull’esibizione è interventuo anche il ministro delle Comunicazioni Mustafa Al Jalfi che ha descritto come “inaccettabile” la sua trasmissione sulla televisione pubblica.
Il concerto di J.Lo non è stato “adattato” al pubblico marocchino: la cantante del Bronx, in splendida forma, ha deciso di portare in scena tutto il suo sex appeal, abiti succinti e balletti provocanti. Al Jalfi non ha accusato la cantante direttamente, ma ha scritto su Twitter che è “riprovevole e inaccettabile, oltre che contro la legge” che il suo spettacolo sia stato trasmesso sulla televisione pubblica 2M.
Anche il deputato del Pjd Abdessamad Al Idrissi si è scagliato contro il festival Mawazine, che ha portato in Marocco tantissime star Usa, come come Shakira, Rihanna, Ricky Martin e Justin Timberlake. Su Facebook Al Idrissi ha scritto: “Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a questa vergogna, un assalto ai valori del popolo e della nazione”. Il deputato è chiamato in causa anche il re Mohammed VI che ha patrocinato il festival: “Il patrocinio non può in alcun modo essere una ragione per impedirci di dire che Mawazine è una violazione della pubblica decenza”.