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L'online che avanza: accordo tra Uci e Chili

Le sale cinematografiche affrontano il problema della pirateria online, cercando nuove soluzione per dare un assetto all'offerta di film in streaming e in downloading

L'online che avanza: accordo tra Uci e Chili
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27 Giugno 2014 - 12.10


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di Piero Cinelli

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Fino a poco tempo fa le sale cinematografiche guardavano all’online come al fumo negli occhi. Sia perché da quella sponda veniva il fiume incontrollato della pirateria e sia perché la crescita dell’offerta legale di film online aveva come obiettivo l’abbattimento delle windows. Oggi, sebbene le precondizioni siano rimaste le stesse, con l’unica differenza che esiste uno strumento in più per la lotta alla pirateria, l’atteggiamento è cambiato e invece di demonizzare la rete si cerca di dare un assetto stabile all’offerta legale di film sia in streaming che in downloading e di creare alleanze tra questi due mondi che sembravano inconciliabili.

Se da una parte questo rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’online, è anche un tardivo ripensamento di una guerra di posizione che ha visto il ‘nemico’ accerchiare completamente il mercato theatrical, minacciandolo sempre più da vicino. Indubbiamente non era facile fino a poco tempo fa individuare nel far west della rete dei partner affidabili e disposti a rispettare le regole, ma certamente si è aspettato anche troppo, lasciando crescere a dismisura la percezione della tolleranza dell’illegalità, in attesa di misure dall’alto che una volta tanto, anche se per certi versi non esaustive, sono arrivate. Adesso i ghiacci si stanno sciogliendo, e mentre l’Anica vara, dopo anni di attesa, una piattaforma di video on demand allocata e in subordine di MyMovies, la notizia di oggi dell’accordo di partnership tra UCI e Chili, ovvero il più grande circuito cinematografico italiano, nonché il più grande anche in Europa, e la principale piattaforma di video on demand italiana, coglie tutti di sorpresa.

L’accordo di per sè non ha un grande valore concreto, ma a livello simbolico segna il punto di non ritorno nell’avviccinamento tra i due mondi che hanno finalmente capito di combattere la stessa battaglia e che solo facendo fronte comune possono vincerla. Si tratta di un accordo di co-marketing che prevede da parte di Uci la vendita nelle casse del circuito di una gift card Chili (una tessera a pagamento per scaricare un certo numero di film); mentre sul sito di Chili sarà possibile prenotare ed acquistare il biglietto per le sale Uci. Sarà poi messa in vendita una gift card che potrà essere utilizzata sia nei cinema Uci che sulla piattaforma di Chili.

Andrea Stratta, Amministratore Delegato di Uci ha dichiarato: “Vogliamo sfatare il luogo comune che vede il consumo cinematografico in casa alternativo e concorrente a quello su grande schermo. Il nostro scopo è quello di far crescere il numero di spettatori. Troveremo il modo di comunicare con gli utilizzatori della piattaforma Chili, di conoscere i loro gusti e di portarli, quindi, nelle nostre sale predisponendo un’offerta in grado di poterli conquistare”. Stefano Parisi, Presidente di Chili, ha aggiunto: “Abbiamo una library di 4.500 titoli e siamo gli unici presenti su tutte le piattaforme. Il video on demand è destinato a crescere e non è vero che sia una minaccia per il cinema. Lo dimostra Netflix; negli Usa la sua diffusione non ha impedito al box office di crescere. Lavoreremo insieme per convincere coloro che non consumano film a vederli nelle sale Uci o sulla nostra piattaforma”. Soddisfazione anche da parte della Fapav, la Federazione anti-pirateria il cui segretario generale Federico Bagnoli Rossi, ha commentato: “Come federazione non possiamo che essere lieti quando si creano, tre le aziende, delle sinergie con l’obiettivo di promuovere e diversificare lo sviluppo legale di offerta di contenuti”.

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