Certe istituzioni sono dure a modificare il proprio statuto. Con anni di ritardo infatti la Official Charts Company, ovvero la compagnia che da più di 50 anni stila le classifica di vendita dei singoli musicali in Gran Bretagna, ha deciso che a partire dal primo week end di luglio a influenzare la mitica Top 40 ci sarà un’altra discriminante: lo streaming audio online. Sembra incredibile, ma solo tra una settimana questo parametro sarà inserito nella classifica. Fino ad oggi infatti la Official Charts Company comparivano solo i dati dei download online. Da luglio invece saranno disponibili anche i dati di streaming su servizi, ormai diffusi su scala globale, come Spotify o Deezer.
Secondo le nuove regole, 100 ascolti di una canzone su internet equivalgono a un singolo acquistato. Questo cambiamento si è reso necessario dal momento che molti brani, frequentemente ascoltati dagli internauti, non raggiungevano posizioni di rilievo nella Top 40. Caso eclatante quello del singolo “Pompeii” dei Bastille, che è stato il brano più ascoltato in streaming di sempre e che non ha mai superato il secondo posto nella classifica delle vendite. Un portavoce di Official Charts Company ha sottolineato, come se ce ne fosse bisogno, che sta cambiando molto rapidamente il modo di ascoltare la musica. Il fenomeno dello streaming è ormai dilagante: è passato dai 100 milioni di brani ascoltati ogni settimana nel 2013, agli attuali 260 milioni.
Quindi anche la Gran Bretagna si adegua a Stati Uniti d’America e Svezia che già mesi scorsi hanno inserito lo streaming su internet come parametro per stilare la classifica delle vendite. Quando arriverà qualcosa del genere anche in Italia?