Un robusto ed eccellente drappello di attrici e cantanti accorre in sostegno della Casa Internazionale delle Donne (Via della Lungara 19, Roma) in risposta alla “chiamata contro ogni ipotesi di sfratto”. Sonia Bergamasco, Paola Cortellesi, Emanuela Fanelli, Anna Foglietta, Federica Rosellini, Silvia Salvatori, Jasmine Trinca e Noemi martedì 26 giugno alle 21 danno voce e volto al recital “Improvvisession parole e musica”.
Segue, mercoledì 27 sempre alle 21, un’altra artista, Tosca, nello spettacolo “Donne come noi” di Giulia Minoli e Emanuela Giordano, con storie di figure femminili del nostro paese. Ogni appuntamento è con sottoscrizione libera.
Come ricorda la Casa delle Donne, oltre trenta associazioni “operano al suo interno” e intendo “continuare a garantire il principio fondamentale di libertà e autodeterminazione”. Ma, con l’attuale amministrazione della sindaca Raggi, 5 Stelle, la storica Casa, teatro di battaglie fondamentali per i diritti, di assistenza, di consulenza, è sotto la spada di Damocle di uno sfratto: il Comune vuole 800mila euro di arretrati.
Sede di un consorzio di associazioni, la sede fu occupata e la giunta Rutelli ufficializzò il dato di fatto riconoscendo il ruolo della Casa. Ancorarsi a un mero affitto significa buttare fuori chi opera nella Casa e agisce. E’ una scelta politica e culturale precisa. Altro quindi che sostenere iniziative “dal basso” come proclamava in campagna elettorale il movimento 5 Stelle che ha portato la sindaca Virginia Raggi. Le donne l’anno scorso avevano iniziato le trattative. A maggio avevano anche concluso una raccolta di ben 50mila firme a proprio sostegno. Ma il Campidoglio pare finora sordo.
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