E’ stato anche il pr dei Beatles agli esordi, quando i Fab Four non erano ancora conosciuti. Poi lo scandalo: era un pedofilo, aveva abusato di tante ragazzine, sempre impunito e protetto dal mondo dei Vip che frequentava. E’ morto in seguito a un attacco di cuore in cella lo ‘scandaloso Max Clifford’, 74 anni, ex re degli agenti dei vip arrestato nel 2012 in seguito all’indagine sulle denunce di molestie sessuali e pedofilia contro britannici ricchi e potenti. Denunce insabbiate per decenni nel Regno e poi venute a galla sulla scia del caso della star tv Jimmy Savile.
Clifford era detenuto nel carcere di Littlehey, dove stava scontando una condanna a 8 anni di reclusione dopo essere stato riconosciuto colpevole nel 2014 di diversi abusi sessuali nel corso degli anni ai danni di ragazze fra i 14 e i 19 anni di età Personaggio noto quanto chiacchierato nel mondo delle celebrità, aveva lavorato con Frank Sinatra, Joe Cocker, Mohammed Ali e Marlon Brando, non senza occuparsi di pubblicizzare od occultare – a seconda delle circostanze – relazioni sentimentali, flirt, episodi di vita privata.
Impegnato ufficialmente in attività filantropiche, Clifford fu per altro verso uno specialista della ‘macchina del fango’ e fece fra l’altro venire alla luce lo scandalo della escort d’alto bordo Pamella Bordes, frequentata a Londra negli anni ’80 contemporaneamente da direttori di giornali, almeno un ministro e dal controverso miliardario Adnan Khashoggi. Ebbe inoltre vari clienti gay e lesbiche famosi, aiutati a celare l’orientamento sessuale. Mentre in politica provvide a fare dossieraggio in favore del Labour di Tony Blair e contro figure vicine all’allora governo Tory di John Major: salvo prendere di mira in seguito, su commissione, anche esponenti laburisti.