E’ di nuovo stagione di morti, di zucche e di zombie: e Forbes fa uscire la sua classifica più ‘da incubo’. Per la rubrica ‘chi guadagna di più tra gli artisti defunti’ è di nuovo Michael Jackson al primo posto, per la quinta volta, ad otto anni dalla sua dipartita. Il suo guadagno è stato stimato attorno ai 75 milioni di dollari.
A trainare le vendite del re del pop sono le nuove uscite discografiche di quest’anno come la raccolta “Scream” e il catalogo pubblicato dalla casa discografica Emi.
E’ stato il 2016 l’anno in cui Michael Jackson ha segnato il massimo dei ricavi, non solo fra le celebrità scomparse, ma anche fra quelle viventi: l’anno scorso infatti, le entrate erano ammontate a 825 milioni di dollari.
Il valore dell’eredità di Jacko resta comunque la prima nel 2017 con ampissimo margine, anche grazie alle entrate derivate da uno spettacolo del Cirque du Soleil di Las Vegas e dalle nuove uscite discografiche. Il re del pop, insomma, resta pienamente all’altezza di questo appellativo anche a otto anni dalla morte.
Al secondo posto della lista di Forbes non c’è un artista, bensì uno sportivo: la leggenda del golf Arnold Palmer, a notevole distanza da Jackson con 40 milioni. Palmer, a circa un anno dalla morte, presta il nome a bevande, articoli di abbigliamento e molto altro.
Segue il popolare creatore di Snoopy e Charlie Brown, Charles Schulz, con 38 milioni; i fumetti di Peanuts producono entrate soprattutto grazie allo sfruttamento della loro immagine per fini pubblicitari. La musica torna, poi al quarto posto, con un altro re, quello del rock’n’roll, Elvis Presley, a 35 milioni e in crescita dai 27 di un anno fa.
Segue in quinta posizione con il reggae di Bob Marley a 23 milioni. Ad aver incassato tanto anche dopo la recente scomparsa sono anche Tom Petty (sesto con 20 milioni), Prince (settimo a 18 milioni) e David Bowie (11esimo con 9,5 milioni).