”Se l’Italia del buonsenso politico trovasse un istante, durante l’estate, per mettere a fuoco l’articolo 59 della nostra Costituzione si renderebbe rapidamente conto che in questa complicata e delicata fase in cui vive il nostro paese, tra i cittadini ‘che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario’ ce ne sarebbe uno che più di molti altri (forse a pari merito con il nostro amato Sabino Cassese) meriterebbe di essere scelto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella come prossimo senatore a vita e che sarebbe bene affiancasse con rapidità Elena Cattaneo, Carlo Rubbia, Renzo Piano e Giorgio Napolitano, prendendo il posto del grande e purtroppo scomparso Claudio Abbado. Il nome giusto su cui scommettere oggi e sul quale varrebbe la pena di organizzare una grande campagna trasversale di buonsenso culturale è quello di Piero Angela”.
A lanciare la candidatura del nostro divulgatore nazionale e anima del servizio pubblico radiotelevisivo, è il direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa dalla prima pagina del quotidiano. ”Non ci vuole molto a capire – scrive ancora Cerasa – che significato avrebbe oggi inserirlo tra coloro che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Piero Angela – 89 anni il prossimo 22 dicembre – non è solo un grande giornalista, che per una vita ha saputo stare dalla parte giusta della storia su molti temi non secondari come la giustizia giusta e la lotta per la difesa del garantismo nel nostro paese (Angela fu grande amico di Enzo Tortora), ma prima di ogni altra cosa è un gigante della divulgazione scientifica, un vero totem del servizio pubblico diventato (ci perdonerà Fabio Fazio) un campione della Rai senza aver avuto bisogno della spinta dei migliori agenti del nostro paese”.
Per Cerasa ”Non ci vuole molto a capire che certificare attraverso Piero Angela la centralità della corretta divulgazione scientifica non sarebbe solo un modo per dare un colpo all’Italia che gioca con i vaccini, con le scie chimiche, con le teorie del complotto, con i microchip sottopelle, con le sirene, con l’idea che l’Aids sia la più grande bufala del secolo. Sarebbe un modo concreto e importante per portare in Parlamento per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario uno dei simboli più visibili e cristallini di un pezzo di paese che non si arrende alle balle della post verità, che crede con fermezza che la scienza non è fatta di due campane e che non accetta di definire le balle delle verità alternative solo per dare un bacino alla pancia gonfia di bile del nuovo populismo. L’Italia ha bisogno di un Piero Angela senatore a vita. Noi, nel nostro piccolo, lo suggeriamo e lo chiediamo da oggi a Sergio Mattarella. Per chiederlo anche voi scriveteci qui: angelasenatore@ilfoglio.it.”.