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"Favole della buonanotte per ragazze ribelli" è un successo editoriale

100 storie di donne straordinarie illustrate da 100 artiste di tutto il mondo.

"Favole della buonanotte per ragazze ribelli" è un successo editoriale
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30 Maggio 2016 - 10.04


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“Ci sono tanti motivi per i quali “Good Night Stories for Rebel Girls” è così speciale per noi. Alcuni sono ovvi: l’assurda cifra raccolta, l’incredibile numero di finanziatori da tutto il mondo, la mole di giornalisti che ci hanno contattato. Altri, molto meno. Come i messaggi delle mamme e dei papà in attesa che ci hanno detto che sarà il primo libro che regaleranno alle loro figlie. Come gli amici di amici che ci hanno confidato che questo progetto li ha convinti a intraprendere quel progetto che stava loro così tanto a cuore, ma che avevano chiuso in un cassettino da tanto tempo, perché “se poi fallisco?””. Il senso dell’impresa di Elena Favilli e Francesca Cavallo, 33 e 32 anni, e della loro startup Timbuktu sta tutto nelle righe scelte per ringraziare chi hanno permesso al loro libro di vedere la luce.

“Good Night Stories for Rebel Girls”, “Storie della buonanotte per ragazze ribelli”, è quello che si dice “un caso editoriale”. Un libro per bambini che raccoglie 100 storie sulla vita di 100 donne straordinarie del passato e del presente, illustrate da 100 artiste di tutto il mondo, dal Portogallo agli Stati Uniti, dal Sudafrica al Brasile. Per realizzarlo, le due ragazze italiane hanno lanciato lo scorso 27 aprile una campagna su Kickstarter: obiettivo, 40 mila dollari. In un mese ne hanno raccolti 675.614, da un totale di 13.454 donatori.

Frida Kahalo, Serena Williams, Elisabetta I d’Inghilterra, le sorelle Bronte, Mae Jemison, Margherita Hack, Miriam Makeba, Rita Levi Montalcini, Michelle Obama sono solo alcune delle protagoniste. Ogni storia è raccontata come fosse una favola e accompagnata da un ritratto dell’eroina. “Siamo donne, e il nostro lavoro ci ha fatto capire quanto è importante per le ragazze crescere circondate da modelli femminili: aiuta ad avere più fiducia, a convincersi di essere in grado di raggiungere grandi traguardi – spiegano –. Poi abbiamo realizzato che il 95 per cento dei libri e degli show televisivi non hanno donne protagoniste. Così abbiamo deciso di fare qualcosa”. Ma attenzione: “Il nostro libro non vuole essere solo un modo per ispirare le ragazze attraverso le avventure di tutte queste donne anticonvenzionali. Anche i maschi devono confrontarsi, empatizzare, identificarsi con eroine. “Good Night Stories for Rebel girl” è per tutti, maschi e femmine, grandi e piccini. Ma vuole anche essere una collezione di ritratti creati da alcune delle artiste più talentuose dei nostri giorni”.

Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti: il libro sarà anche in versione audio, sempre accompagnato da un poster e da una serie di tatuaggi (con le faccine delle donne raccontate). “Grazie ai fondi raccolti, doneremo 400 copie a “Read to a Child”, un’organizzazione non profit che fa sì che adulti si mettano a disposizione per leggere libri a voce alta ai bambini in condizioni di disagio familiare”, spiegano le ragazze. Non solo: “Abbiamo sbloccato anche l’obiettivo a sorpresa: questo significa che il prossimo gennaio voleremo in Rwanda per un workshop di 7 giorni con bambini e adolescenti riguardo la leadership femminile. Siamo partner di The Art House Rwanda, un collettivo locale di artisti con base a Kigali, la capitale, una delle città più vivaci dell’Africa orientale”.

Elena, giornalista, e Francesca, regista teatrale, nel 2010 hanno fondato Timbuktu Labs (la loro startup, premiata pochi giorni fa al Salone del Libro di Torino per creatività e innovatività) e poco tempo dopo Timbuktu Magazine, il primo giornale per iPad al mondo per bambini. A oggi hanno inventato 12 app e 6 libri cartacei in inglese, francese e italiano, oltre che un kit per organizzare spazi adeguati al gioco dei bambini. “Oggi, con un mucchio di lavoro che ci aspetta, riusciamo solo a pensare alla speranza e all’entusiasmo per questo mondo che stiamo costruendo insieme. Un mondo in cui il genere non deciderà più quanto in grande tu possa sognare, quando lontano tu possa andare”. (Ambra Notari)

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