La Rai dice addio alle Signorine Buonasera: era ora! | Giornale dello Spettacolo
Top

La Rai dice addio alle Signorine Buonasera: era ora!

Finalmente si mette un punto a questo rigurgito maschilista dentro il servizio pubblico, da sabato 28 maggio non appariranno più in video.

La Rai dice addio alle Signorine Buonasera: era ora!
Preroll

Claudia Sarritzu Modifica articolo

25 Maggio 2016 - 12.36


ATF

Sabato 28 maggio alle ore 16,25 per l’ultima volta un’annunciatrice illustrerà i programmi della Rai. Dopo 65 anni le “Signorine Buonasera”, un rigurgito maschilista dentro il servizio pubblico, non appariranno più in video. E possiamo dire finalmente: era ora!
La Rai, spiega questa decisione affermando che i modi per raccontare agli utenti le giornate televisive sono oggi cambiati, e che queste figure non hanno più senso.
Finalmente la Rai deve aver compreso che la donna è in grado anche di condurlo un programma, non solo di annunciarlo facendo la bella statuina, con viso inespressivo e tono di voce piatto. Quelle donne, che sono entrate nelle case degli italiani facendo affezionare i telespettatori potevano offrire molte altre capacità e invece sono state relegate a un ruolo televisivo marginale. Un semplice affiancamento, mai sole in video, sempre al servizio di qualcuno e di qualcosa. Ricordiamo Nicoletta Orsomando, fin dal 1953, quando la tv era sperimentale, Rosanna Vaudetti, Anna Maria Gambineri, Marilina Cannuli, Maria Giovanna Elmi, Beatrice Cori, Marina Morgan.
Poi si è passati alle Miss Italia, ragazze belle a cui veniva offerto un contratto in Rai per giustificare un programma obsoleto e in contrasto con la donna emancipata che si faceva strada negli anni “80 soprattutto nel mondo del lavoro. Non veniva chiesta nessuna professionalità ma solo la “bella presenza”, mai un commento, una smorfia, qualcosa che facesse trapelare un’identità, solo delle comparse, inodore, insapore, quasi inumane, più dei manichini che delle donne in carne e ossa.

Questa terribile prassi della Rai è finita. Noi donne pensanti ne siamo felici, un altro passo avanti verso una dignità che troppo spesso gli uomini (loro mai Signorini Buonasera) ci hanno strappato, anche dentro lo schermo.

Native

Articoli correlati