Dopo aver passato un sabato in barca, Aurelio De Laurentis si è recato in aeroporto per raggiungere il suo Napoli in Trentino, dove la squadra è attualmente in ritiro. Quando è arrivato allo scalo di Capodichino, il produttore si sarebbe reso protagonista di uno spiacevole episodio: avrebbe infatti perso la pazienza con un poliziotto, aggredendolo fisicamente. Ieri, martedì 14 luglio, de Laurentis ha ricevuto un comunicato della Cgil lavoratori della polizia che gli ha comunicato che potrebbe essere perseguito per il suo comportamento violento e minaccioso.
Sabato 11 luglio, De Laurentiis èarrivato in aeroporto e il patron del Napoli ha preteso di salire subito sull’aereo con il suo staff, composto da 18 persone, saltando la fila e passando quindi dal varco riservato all’equipaggio. L’assurda richiesta è stata esaudita dalla polizia e, senza dire nemmeno un semplice ed educato grazie, De Laurentiis ha chiest a un agente della Polaria di portagli le valige fino all’aereo. Il poliziotto si è giustamente rifiutato di eseguire l’ordine, spiegando che il suo lavoro è un altro. A quel punto De Laurentis ha chiesto di essere portato con il suo pulmino privato fino alla scaletta dell’aereo. Le misure di sicurezza internazionali, però, non lo permettono. De Laurentis è quindi uscito fuori di testa: “Non seguirmi, non mi servi più”, accompagnando le parole a una gomitata alla gola. Lo staff è intervenuto per trattenere il presidente. Risultato finale? Anche un altro poliziotto è stato colpito.
Il sindacato degli agenti Silp Cgil ha scritto in una nota ufficiale: “Quello che è accaduto è vergognoso e dimostra ancora una volta come personaggi che credono di essere al di sopra della legge non amino il rispetto delle regole e il lavoro che le forze dell’ordine svolgono per tutelare i cittadini. Al presidente della società è stato cortesemente consentito, pur non avendone diritto alcuno, di imbarcarsi attraverso il varco riservato. Ma se de Laurentiis giunge ad aggredire i poliziotti fisicamente provocando loro contusioni e lesioni è mortificante per i lavoratori della polizia e ignobile per chi si crede al di sopra della legge. La polizia è al servizio dei cittadini e non come crede de Laurentiis, dei privati, addirittura con mansioni di domestico”.