«È una città che diventa sempre più internazionale e oggi sono molto felice, dopo averci lavorato molto con il sovrintendente Carlo Fuortes, di poter annunciare l’arrivo a Roma per dirigere il corpo di danza dell’etoile dell’Opera di Parigi: avere Eleonora Abbagnato qua a Roma significa avere una danzatrice conosciuta in tutto il pianeta, come direttore del corpo di ballo. Potrà dare un’ulteriore spinta ad un teatro che sta davvero rinascendo. Avremo poi il maestro Vlad, e il maestro Battistelli che ho potuto conoscere molto bene non solo per la biografia straordinaria ma perché ha fatto parte del Cda». Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine di un evento ai Musei capitolini, a chi gli chiedeva in merito alle nomine al Teatro dell’Opera.
«Si è chiusa una pagina già nel momento in cui mi sono insediato. Abbiamo trovato un teatro dell’Opera che affondava nei debiti con una gestione amministrativa che aveva portato un disavanzo che superava i trenta milioni di euro, abbiamo cambiato quel cda che aveva ridotto in povertà uno dei luoghi più importanti del nostro patrimonio culturale. In un solo anno e mezzo abbiamo davvero cambiato tutto, riducendo il contributo che proviene dalle tasche dei cittadini romani da 22 milioni di euro a 15 milioni e moltiplicato per tre il numero di spettacoli che l’Opera ha messo in scena. Quest’anno a Caracalla, il cui cartellone abbiamo annunciato per la prima volta nella storia con sei mesi di anticipo, avremo anche Elton John e Bob Dylan», ha aggiunto il primo cittadino.
