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L'Opera riapre al femminile, sui passi di Giselle e della Carmen

Una nuova stagione di ballo per questo settembre. L'etoile Eleonora Abbagnato ha presentato il programma con Carlo Fuortes

L'Opera riapre al femminile, sui passi di Giselle e della Carmen
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7 Settembre 2017 - 12.25


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Ricominciano i balletti all’Opera di Roma, dopo la lunga pausa estiva. A presentare il programma per questo settembre l’etoile Eleonora Abbagnato, con il sovrintendente Carlo Fuortes: la stessa direttrice del corpo di ballo sarà sulle scene questa stagione, con l’interpretazione de La Mort.

“Sarà un settembre impegnativo ma bellissimo, perché io ho iniziato con il balletto di Marsiglia con il grande Roland Petit, che mi urlava dietro, e che mi manca molto, perché ci vuole qualcuno che ti sprona. Sono felice che il mio corpo di ballo sia cresciuto: ora li vedo volare tutti. Così Carmen e Giselle saranno interpretati da Rebecca Bianchi, prima ballerina cresciuta alla Scala. Io danzerò solo Le Jeune Homme et la Mort di Roland Petit ripreso da Luigi Bonino (direttore della Fondazione Roland Petit) con il mio amico, l’etoile Stephane Buillon. La coreografia di Giselle è di Patricia Ruenne, già impegnata nelle prove. Sul palco anche Michele Satriano, i primi ballerini e i solisti dell’Opera. La danza non è soltanto tecnica e io spero con queste serate di emozionare davvero il pubblico”.

“La stagione di balletto riprende – ha annunciato Fuortes – dopo un’estate di grande successo per Caracalla. Nel mese di settembre, tra poco quindi, avremo un doppio appuntamento: l’imperdibile Soirée Roland Petit, dall’8 al 14, e la ripresa dell’emozionante Giselle di Patricia Ruanne, dal 20 al 24 settembre. Ma la stagione è ricca e il 15 novembre vi annuncio in anteprima che debutterà anche il Don Chisciotte ripreso da Laurent Hilaire”. La Soirée Roland Petitpresenta dei capolavori: Carmen (1949), L’Arlésienne (1974) e Le Jeune Homme et la Mort (1946): tre balletti narrativi, genere in cui il geniale Roland Petit eccelle per l’intensità con la quale racconta storie d’amore tormentate, dall’esito drammatico. Il destino, funesto, accompagna questi protagonisti, giovani e affascinanti, inesorabile, tra scene poetiche e suggestive. Funesto e puntuale è anche il destino della giovane Giselle che nella versione di Patricia Ruanne sa ancora parlare al pubblico di oggi, perché il movimento restituisce una narrazione logica, attraverso la quale è immediata la comprensione dei personaggi e delle relazioni che li legano.

“Qui mi sento a casa – ha detto Luigi Bonino – la Carmen del 2010 del resto è stata l’ultima volta per Roland Petit. Ricordo che un ballerino si era fatto male e io due minuti dopo ero sul palco chiamato da lui per sostituirlo”.

Stephane Bullion sarà quindi Le Jeune Hommes, mentre l’etoile ucraina Natasha Kusch sarà Carmen assieme a Rebecca Bianchi, che danzerà nelle date del 10 e 12 settembre. Dal 20 al 24 settembre, in scena Giselle nella versione di Patricia Ruanne.

“Il balletto romantico classico per me più bello – ha concluso Abbagnato – in una versione in cui i ballerini si sono già dimostrati di alto livello. Prima c’erano molti ospiti nelle produzioni della compagnia, oggi riusciamo a realizzare questi spettacoli con i nostri ballerini, che a loro volta continuano a crescere grazie alle grandi produzioni. Questo mi rende felice e mi dà la forza di continuare a fare un grande lavoro qui a Roma”.

Un impegno a cui si aggiungono quest’anno le tournée, a Parigi al Théatre des Champs-Élysées (Il pipistrello) e alla Fenice a Venezia (La bella addormentata).

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