Per i suoi modi era considerato un attore gentiluomo. A 89 anni è morto Sergio Fantoni, attore di cinema e tv che iniziò negli anni ’50 e ’60 come interprete di film spettacoli, i “peplum” o di avventura. Lavorò anche con i registi più importanti come Luchino Visconti nel 1954 in “Senso” nel “Gattopardo” del 1963, nel 1959 “Nella città l’inferno” di Renato Castellani. Ha recitato per Roberto Rossellini (“Era notte a Roma del 1960 e “Viva l’Italia” del 1961), Citto Maselli, nel “Sicario” (1961) di Damiano Damiani, nel “Tiro al piccione” (1961) di Giuliano Montaldo; all’inizio degli anni ’60 fu a Hollywood dove lavorò con Blake Edwards e Mark Robson.
Sergio Fantoni è stato un eccellente doppiatore di attori come Marlon Brando in Apocalypse Now, Henry Fonda in Meteor, Rock Hudson in Il gigante e Ben Kingsley in Gandhi.
A teatro ha iniziato giovanissimo nel teatro di prosa con la compagnia Rina Morelli – Paolo Stoppa e con Vittorio Gassman. Poi ha interpretato da protagonista Shakespeare, Pirandello, Beckett, O’Neil e Tom Stoppard. Moltissime anche le sue parti in televisione, fin dagli anni ’60. La sua ultima interpretazione in tv fu nel maestro di violino Barreca per la prima serie del Commissario Montalbano nel 1999, nell’episodio La voce del violino.
Fantoni era nato a Roma il 7 agosto 1930, figlio di una coppia di attori teatrali, Cesare e Afra Arrigoni. È stato sposato con l’attrice Valentina Fortunato (1928-2019).