“Era una satira sul paese, sugli immigrati, su noi, su come vediamo questo mondo nuovo”. A dirlo è stato Pietro Valsecchi, produttore dei film di Checco Zalone, ai microfono di RTL 102.5. La polemica nei confronti dell’attore pugliese è nata dopo la pubblicazione del video promozionale del suo nuovo film Tolo Tolo, in uscita a gennaio 2020.Dopo aver promosso la canzone presente nel video, Zalone era stato accusato di razzismo poiché additava gli immigrati con luoghi comuni usati nei loro confronti.
“È stato un video molto divertente, che ha fatto molto discutere. Noi abbiamo molto riso su quello che è accaduto, abbiamo risposto solo una volta o due, adesso ci sarà il film che, credo abbraccerà tutti. Spero che tutti quanti usciranno con divertimento, commozione, poesia e tante altre cose”.
VIDEO – Checco Zalone canta “Immigrato”
Valsecchi ritrova la causa di tanto caos mediatico nella rete, un luogo dove “tutti possono litigare con tutti”, amplificando ogni parola.
“Cosa non ha funzionato con chi non ha capito il significato della canzone? La rete è un megafono dove tutti possono litigare con tutti. È il mondo dove ognuno oggi può dire quello che pensa, sempre, però se lo diceva al bar qualcuno lo zittiva, oggi invece c’è un megafono”.
Così ha provato a smorzare i toni, prendendo le difese del suo attore ed elogiando il suo lavoro. Infatti per Zalone si tratta del primo film da regista.
“Ha fatto un lavoro straordinario. Il film è durato due anni tra scrittura, progettazione, realizzazione, nove mesi di riprese e non è ancora finito, finisce in questi giorni. Io l’ho visto tante volte e ogni volta trovo qualcosa di diverso ed emozionante. Secondo me è nato un grande regista”
