Sarà a Venezia, con il film fuori concorso Adults in the Room, Costa-Gavras. Il regista francese di origine greca autore di film come Z-L’orgia del potere, Missing, Music Box, riceverà inoltre il premio “Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2019” della 76esima mostra del cinema in calendario dal 28 agosto al 7 settembre.
Il riconoscimento della maison svizzera con l’ente veneziano verrà consegnato sabato 31 agosto 2019 in Sala Grande (Palazzo del Cinema) alle 22, prima della proiezione del nuovo film scritto e diretto da Costa Gravas con Christos Loulis, Alexandros Bourdoumis, Ulrich Tukur.
Il film, riferisce la Biennale, è tratto dal libro omonimo di Yanis Varoufakis e racconta di un gruppo di persone “intrappolate in una rete di potere. La cerchia degli incontri dell’Eurogruppo, che impongono alla Grecia l’austerità. Una trappola claustrofobica senza via d’uscita, che esercita pressioni sui protagonisti e che alla fine li divide. Una tragedia greca nel senso antico. I personaggi non sono buoni o diabolici, ma guidati dalle conseguenze della loro stessa concezione di ciò che è bene fare”.
Sul premio assegnato dallo sponsor e dalla Biennale il direttore della Mostra Alberto Barbera dichiara: “Sono molte le ragioni per le quali Costa-Gavras merita di essere annoverato fra i grandi registi della modernità, ma una prevale su tutte: l’aver saputo fare della politica un tema affascinante, da affrontare non fra iniziati consapevoli e già convinti, ma da somministrare al grande pubblico. Questo regista, schivo ma determinato, sostiene da sempre che tutti film sono politici. Un modo non solo di sfuggire all’etichetta di regista politico che da sempre gli è stata attribuita – non di rado in maniera polemica e riduttiva – ma per rivendicare la fedeltà tranquilla e sinceramente democratica a un cinema popolare che non rinunci a far riflettere, mettere in discussione, provocare emozioni profonde. Grazie all’indignazione autentica che ispira i suoi film, all’umanesimo profondo che li caratterizza e alla libertà che essi reclamano, Costa-Gavras interroga le nostre debolezze e la nostra arrendevolezza”.
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