Ottavia Piccolo fermata al Lido perché aveva il fazzoletto dell'Anpi: "ma in che Paese viviamo?" | Giornale dello Spettacolo
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Ottavia Piccolo fermata al Lido perché aveva il fazzoletto dell'Anpi: "ma in che Paese viviamo?"

L'attrice, indignata, ha denunciato quanto successo: "incredibile, ma scherziamo? Dovremo ritrovarci tutti col fazzoletto dei partigiani antifascisti al collo"

Ottavia Piccolo fermata al Lido perché aveva il fazzoletto dell'Anpi: "ma in che Paese viviamo?"
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11 Settembre 2018 - 12.48


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Incredibile a Venezia: Ottavia Piccolo è stata bloccata dalla polizia alla Mostra del Cinema perché aveva il fazzoletto dell’Anpi. E’ quanto denunciato dall’attrice di cinema e teatro, da anni residente al Lido. Ottavia Piccolo aveva annunciato per sabato sera la sua partecipazione al presidio organizzato dalla Sinistra davanti al palazzo del Cinema del Lido, per ricordare gli infortuni e la precarietà del lavoro in Italia.
“Mi hanno fermata – ha raccontato Piccolo a la Nuova Venezia – perché avevo al collo un fazzoletto dell’Anpi. Incredibile. Ma in che Paese viviamo?”.
L’attrice, da sempre impegnata, negli ultimi tempi è protagonista in teatro di piece di denuncia sullo sfruttamento del lavoro. E’ anche testimonial contro il passaggio delle grandi navi a San Marco e per la libertà di stampa, dopo l’assassinio della giornalista russa Anna Politikvoskaja.
È lei stessa a raccontare quello che le è successo sabato pomeriggio, poco prima della premiazione del leone d’Oro. “Avevamo annunciato questo presidio davanti al tappeto rosso – ha detto Ottavia Piccolo – non era una manifestazione, ma una testimonianza. Una cosa leggera, senza dar fastidio a nessuno. La denuncia di una situazione che ogni giorno passa sotto silenzio. Quella degli infortuni sul lavoro e dello sfruttamento degli operai. Avevamo anche ottenuto il permesso dei vigili, tutto regolare”.
“Quando mi sono avvicinata alla barriera di sicurezza per entrare nell’area della Mostra del Cinema, in via Lorenzo Marcello, mi hanno subito fermato tre poliziotti. ‘Lei non può entrare con quel fazzoletto’ mi hanno detto. ‘Perché mai?!?’ ho risposto, forse adesso è vietato in Italia girare con un fazzoletto dell’Anpi? Non è un segno di partito, ma il simbolo dei Partigiani italiani. Mi spiace, io entro”.
L’attrice ha insistito e alla fine è intervenuto un funzionario, che l’ha riconosciuta, consentendole di passare. Ma per Piccolo la gravità di quanto accaduto rimane. “Significa forse che adesso per girare con la bandiera e il fazzoletto dell’Anpi dobbiamo chiedere il permesso? E che in certe zone non possiamo nemmeno entrare? Ma scherziamo?”.
Ed è indice di un problema più grosso che colpisce la nostra società, sempre più lontana dalla “cultura della solidarietà e dell’apertura sociale”.
“Lo vediamo – ha aggiunto l’attrice – con la politica sui migranti, dall’intolleranza che si allarga in tutta Europa. Credo che dobbiamo recuperare tutti insieme le basi della nostra cultura democratica. Far sentire la nostra voce. Non è questione politica, ma culturale”.
Ottavia Piccolo ha comunque assicurato che l’episodio non le ha certo tolto la voglia di manifestare. “Dovremo ritrovarci presto, farci vedere. Tutti col fazzoletto dell’Anpi e dei partigiani antifascisti al collo”.

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