William Friedkin è uno di quei registi che hanno cambiato il cinema e, va aggiunto, che hanno dato ottima prova di sé anche quando si sono misurati con la lirica. L’autore di film quali “Il braccio violento della legge”, “L’esorcista”, “Sorcerer”, “Cruising” e “Vivere e morire a Los Angeles” passa alla Mostra del cinema di Venezia, e poi in autunno in tv su Sky Arte, come oggetto di un documentario, “Friedkin Uncut”, di Francesco Zippel, prodotto dal regista stesso e da Federica Paniccia, che sarà distribuito in Italia da Feltrinelli Real Cinema con Wanted e all’estero da Dock & Film International.
In concorso nella sezione Venezia classici-documentari, con proiezioni il 31 agosto in Sala Volpi alla stampa la mattina e alle 16.45 al pubblico, il documentario “offre una visione introspettiva nella vita e nel percorso artistico di Friedkin” che “per la prima volta si mette in gioco intimamente e decide di guidare il pubblico in un affascinante viaggio attraverso i temi e le storie che maggiormente hanno influenzato la sua vita e il suo percorso artistico”, riferiscono le note sul doc.
Molti gli intervistati che parlano di Friedkin e delle arti, tra cui non a caso figurano anche due eccellenze della direzione d’orchestra come Zubin Mehta, un veterano della scena mondiale, e Gianandrea Noseda. Intervengono inoltre tra gli altri Gina Gershon, Juno Temple, Wes Anderson, Dario Argento, Francis Ford Coppola, Willem Dafoe, Randy Jurgensen, Antonio Monda, William Petersen, Michael Shannon e Quentin Tarantino.
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