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Al film "Prima che la notte" su Pippo Fava il Nastro della legalità per la tv

Il film di Daniele Vicari conquista il premio dei Giornalisti Cinematografici riservato alle opere antimafia

Al film "Prima che la notte" su Pippo Fava il Nastro della legalità per la tv
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24 Maggio 2018 - 20.05


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Il nuovo film di Daniele Vicari “Prima che la notte” si è aggidicato il Nastro della legalità per la tv, il nuovo riconoscimento che i Giornalisti Cinematografici dedicano, in collaborazione con Trame Festival dei libri sulle mafie di Lamezia Terme, alle opere che esprimono e difendono il valore civile di condanna e resistenza contro ogni mafia. La pellicola racconta la storia di Pippo Fava, interpretato da Fabrizio Gifuni, giornalista antimafia assassinato a Catania nel 1984. 

Il film, una coproduzione tra Rai Fiction e Italian International Film, prodotta da Fulvio e Paola Lucisano, è andato in onda ieri in prime time su Rai Uno, conquistando 3,4 milioni di telespettatori per uno share del 15,7%, vincendo la serata. È stato tratto dall’omonimo libro scritto dal figlio di Pippo Fava, Claudio, con Michele Gambino, adattato sul piccolo schermo grazie alla sceneggiatura dei due autori, Monica Zapelli e Daniele Vicari.

Il premio Nastro della legalità per la tv sarà consegnato martedì 29 maggio a Roma nel corso della serata dei Nastri d’Argento al Museo MAXXI. Il riconoscimento anticiperà il Nastro della legalità per il cinema che sarà assegnato il 24 giugno a Lamezia, nella serata di chiusura di Trame, il festival di libri sulle mafie giunto alla sua ottava edizione, a un film uscito in sala quest’anno.

“Il riconoscimento da parte di pubblico e critica ottenuto da un’opera come ‘Prima che la notte’ ci rende particolarmente orgogliosi”, ha commentato Paola Lucisano, responsabile delle produzioni televisive di IIF e di Lucisano Media Group, società che controlla la storica casa di produzione fondata nel 1958 da Fulvio Lucisano. “Il successo del film premia il lavoro di una squadra che si è impegnata con passione e rispetto per fare conoscere al grande pubblico non dei valori astratti, ma la storia di un uomo che con il suo esempio semplice e straordinario allo stesso tempo ci ricorda come la nostra libertà si basi sul coraggio e sulle responsabilità che ogni individuo ha verso gli altri, prima ancora che verso se stesso”.

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