Terry Gilliam colpito da un ictus, non sarà a Cannes: continua la storia del film 'maledetto' | Giornale dello Spettacolo
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Terry Gilliam colpito da un ictus, non sarà a Cannes: continua la storia del film 'maledetto'

L'ultimo film del regista, 'L'uomo che uccise Don Chisciotte' ha una storia 'maledetta' che non è ancora finita.

Terry Gilliam colpito da un ictus, non sarà a Cannes: continua la storia del film 'maledetto'
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8 Maggio 2018 - 22.43


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Erano 20 anni che Terry Gilliam provava a girare ‘L’uomo che uccise Don Chisciotte”, e finalmente il film era riuscito ad approdare al festival di Cannes, dove chiuderà la manifestazione in presenza del regista stesso. O almeno, così speravano i fan: Terry Gilliam infatti non potrà essere presente a causa di un ictus, non grave, che lo ha colpito oggi a Londra e che, su ordine dei medici, gli impedisce di muoversi per raggiungere la Croisette. 

Una maledizione quella di questo film che dura fin dal 1998, anno in cui Gilliam tentò di girare il film per la prima volta: dopo sette mesi di preparazione in cui l’attore Jean Rochefort imparò l’inglese, la troupe si trasferì in una zona desertica vicino Madrid. Lì scoprirono che si trattava di una zona spesso usata dai militari per esercitazioni di volo e i Jet che volavano continuamente sulla scena rendevano difficile la lavorazione. Non solo: la Spagna in quel momento fu colpita da un nubifragio che rovinò l’attrezzatura e modificò il paesaggio circostante, andando a rovinare quelle (poche) scene già girate. Infine, l’attore protagonista (Rochefort) si ammalò di una grave infiammazione alla prostata che lo costrinse ad abbandonare il film, decretando la fine delle riprese e una gravissima perdita di denaro. La travagliata produzione del film divenne un documentario, Lost in La Mancha.

Solo dopo 20 anni Gilliam è stato in grado di riprendere in mano le redini del progetto e ancora una volta qualcuno sembra deciso a rovinare tutto: non l’ictus, che comunque non è grave e non ha messo il regista in pericolo di vita, ma Paulo Branco, produttore del film, che sostiene di detenere i diritti sulla pellicola. 

Branco e la sua società Alfama Films hanno chiesto alla giustizia di vietare la proiezione, prevista per sabato 19 maggio. Quanto alla direzione del festival, la posizione è stata subito chiara e si è schierato al fianco del regista: “Il Festival di Cannes ha come missione di scegliere le opere su criteri puramente artistici e una selezione deve essere fatta innanzitutto d’accordo con il regista del film – hanno fatto sapere Pierre Lescure e Thierry Fremaux, presidente e delegato generale – così abbiamo fatto. Eravamo al corrente dei possibili ricorsi e dei rischi che correvamo, in una situazione già incontrata in passato”. Il Festival ha accusato Branco di “intimidazioni e affermazioni diffamatorie che sono ridicole e grottesche”. Cannes “rispetterà la decisione del giudice”, ma “rimane al fianco dei registi, nella fattispecie di Terry Gilliam” 

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