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Il "Tempesta" di Luchetti non è Berlusconi ma quasi

Dal 12 aprile in sala "Io sono Tempesta": commedia su un tycoon condannato ai servizi sociali. Con Marco Giallini ed Elio Germano. Guarda il trailer

Il "Tempesta" di Luchetti non è Berlusconi ma quasi
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6 Aprile 2018 - 15.16


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Ai servizi sociali il tycoon condannato “deve provare empatia” con le persone. “Io sono la tempesta” è il film di Daniele Luchetti in arrivo nelle sale dal 12 aprile che in qualche modo si è ispirato a Silvio Berlusconi senza voler raccontare l’ex Cavaliere. È una commedia distribuita da 01 e il regista ha riconosciuto che lui e gli sceneggiatori erano partiti dall’idea di Berlusconi ai servizi sociali perché in effetti pareva prestarsi ai toni da commedia, ma la scelta li avrebbe obbligati a “prendere una posizione e noi non volevamo”. Allora “abbiamo preferito un non cattivo, ma simpatico, come sono sempre i figli di puttana, che fa diventare i buoni e i poveri che incontra proprio figli di puttana come lui”.

 

Numa Tempesta (interpretato da Marco Giallini) vive tra escort, in un hotel suo, e lusso senza fine e affari in Kazakistan. Viene condannato per evasione fiscale e finisce in un centro di accoglienza per i servizi sociali. Lava cessi, imbocca barboni e il signor Tempesta si darà da fare. A modo suo. Tra gli attori, Elio Germano è un padre con figlio finito in disgrazia dopo il divorzio mentre Eleonora Danco è la direttrice del centro.

“Parliamo di un contagio in negativo da parte di Numa verso i poveri. Il finale è amaro perché se c’è una morale in questo film è che non c’è la morale. In un’epoca che ha ucciso il socialismi e tutti gli ismi alla fine sono rimasti solo i social che fanno sentire tutti sullo stesso piano, anche se non è così”, ha commentato alle agenzie il regista. E chiarisce sul film “Loro” di Paolo Sorrentino che è proprio su Berlusconi: “Noi abbiamo cominciato prima di lui. Io sono Tempesta non c’entra nulla con il film di Paolo che tra l’altro non vedo l’ora di vedere”. Tra le frasi che vengono citate:
“Gli Italiani sono dei grandissimi poveri, li abbiamo esportati in tutto il mondo”, si vanta Numa Tempesta.

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