Weinstein? «Sapevo della bestia che è in lui, Lo ha detto a Le Monde l’attrice francese Juliette Binoche, premio Oscar per il “Paziente inglese”, prodotto proprio dalla Miramax. Una lunga intervista in cui l’attrice parla del più celebre produttore di Hollywood ma anche delle molestie sessuali nel mondo del cinema. “
Fu una collega a mettermi in guardia, a dirmi di stare attenta, Con me non si è mai esposto troppo. L’unica volta che ha fatto un’insinuazione di tipo sessuale, gli ho risposto per le rime ed è finita lì. Weinstein è un essere complesso, stranamente affascinante – continua Binoche – Ma sapevo bene della bestia che è in lui”.
L’attrice racconta ancora: “Dinanzi alla corpulenza di Harvey, dinanzi alla sua energia, la sua voce, avvicinandosi a un tale potere, bisogna sapere dove mettere i piedi e risvegliare la propria intelligenza per non cadere in trappola”. Binoche parla anche dei suoi inizi al cinema ed evoca diverse aggressioni sessuali di cui è stata vittima da parte di produttori e registi. Riconosce una forma di ricatto sessuale: “Mi è accaduto di non essere presa in alcuni film” per non aver accettato certe richieste, o “perché non ho richiamato il numero di telefono che mi era stato detto di richiamare…”