Perez. e Indivisibili: il successo è per chi sa emozionare | Giornale dello Spettacolo
Top

Perez. e Indivisibili: il successo è per chi sa emozionare

Il produttore Pierpaolo Verga: "il motivo per cui ho dedicato tutte le energie in questo film, è stato che quando mi hanno raccontato questa storia mi sono emozionato"

Perez. e Indivisibili: il successo è per chi sa emozionare
Preroll

GdS Modifica articolo

6 Settembre 2016 - 09.24


ATF
di Claudia Sarritzu

“Indivisibili” è una storia forte ambientata a Castelvolturno in provincia di Caserta. Le protagoniste sono Viola e Dasy, due gemelle siamesi cantanti che grazie alle loro esibizioni danno da vivere a tutta la famiglia, fino a quando non scoprono di potersi dividere… Il regista è Edoardo De Angelis che torna a Venezia, in Concorso alle Giornate degli Autori: “Questo è un film sulla separazione e sul dolore che comporta. Ho ragionato sull’idea che a volte, per crescere, bisogna farsi del male, rinunciare ad un pezzo di sé stessi”.

Non è un film facile da fare, figuriamoci da produrre.

Per questo ero curiosa di conoscere il produttore, Pier Paolo Verga, classe “82, figlio del farmacista di Capri, che voleva un figlio farmacista, con un posto di lavoro sicuro in una delle isole più belle del mondo, ma lui è un ragazzo determinato, gli piace fotografare e suonare e raccontare e a 17 anni scopre che tutte queste cose le può fare lavorando nel cinema. Si forma presso la New York University e la Sapienza di Roma. Diventa socio Fondatore della Fake Factory, produzione cinematografica indipendente con la quale produce numerose pubblicità, e poi socio fondatore del Kino, cinema-bistro romano nato nel 2011. Nel 2013 arriva la svolta: fonda la O’ Groove con la quale produce Perez., proiettato in anteprima al Festival di Venezia nella selezione ufficiale fuori concorso: “la O’Groove è nata in un momento economico non facile, ma ogni crisi deve essere letta come occasione e opportunità e ho avuto la conferma che lavorando sodo si può realizzare un sogno”. Gli chiedo come gli è saltato in mente di produrre un film su due gemelle siamesi con dialoghi in dialetto stretto e sottotitoli in italiano: “All’inizio ero spaventato pure io. Poi dope aver visto una foto degli anni “30 delle gemelle siamesi Daisy e Violet Hilton, attrici cantanti americane, unite ai fianchi e ai glutei , Edoardo De Angelis mi ha convinto che se avessimo trovato due belle ragazze, avremmo realizzato quell’equilibrio tra attrazione e repulsione che è la linea guida estetica di ogni inquadratura proprio di De Angelis. Ma il motivo essenziale che ha spinto me a dedicare tutte le energie in questo film, è stato il fatto che quando mi hanno raccontato questa storia mi sono emozionato. L’emozione per me è tutto, se non la provo non mi butto anima e corpo in un progetto.”

Comprendo così che la sua è una follia composta e controllata che unisce il genio artistico con la concretezza dei soldi e del gestire al meglio le finanze. Gli domando se lascia autonomia al regista o segue passo per passo il film? “Io sono presentissimo in tutte le fasi del film, ovviamente l’autore ci mette la firma e voglio che l’ultima parola sia sua, non voglio snaturare l’opera con troppe intrusioni, ma io seguo ogni istante della lavorazione, mi alzo la mattina e per mesi ci lavoro con passione. Perché un’idea può essere anche bella ma se non ci metti impegno resterà un’idea e non si trasformerà mai in un film che esce nelle sale”.

Il film è stato prodotto anche da Attilio De Razza ed è distribuito da Medusa Film. Gli chiedo se hanno avuto problemi con la distribuzione, mi risponde che Medusa aveva creduto anche i Perez., e che nonostante il mondo della distribuzione sia l’anello debole del sistema “in questi anni il cinema italiano sta avendo un buon successo perché anche la distribuzione si sta aprendo a nuovi generi. E il pubblico sta premiando questo maggior coraggio”. “Dopo aver visto il film- devo ammettere che io non ero molto fiducioso- non solo l’hanno apprezzato capendone il valore e hanno deciso di acquistarlo ma hanno anche deciso di confermare il loro impegno sia con il regista De Angelis che con me e De Razza”. E’ stato lo stesso De Razza a credere per primo che Medusa avrebbe accettato. Chiacchiero anche con lui e la prima cosa che mi dice è che Indivisibili è un’opera bellissima in cui ha creduto subito “Perché io credo in Edoardo De Angelis, nel suo talento e credo soprattutto nella nostra squadra composta da me, Edoardo e Pier Paolo. Forse è stata fortuna la nostra, ma sta di fatto che Giampaolo Letta non sta solo investendo sui nostri film ma su questo trio che lavora in modo sinergico e appassionato. Il nostro non è un lavoro “commerciale” ma forse è l’esperimento giusto per proporre al pubblico una storia emozionante”.

Le attrici protagoniste sono Angela e Marianna Fontana, due giovani sorelle gemelle, esordienti assolute. Per renderle “veramente” siamesi nel film sono stati chiamati gli uomini di Makinarium , che hanno creato l’effetto artigianalmente e non digitalmente. Indivisibili è stato selezionato al Toronto Film Festival e uscirà nelle sale il 29 settembre.

Native

Articoli correlati